logo AnimeClick.it

-

Come molti altri OAV e speciali dedicati al mondo di "One Piece", anche "Episode of Sabo" vorrebbe essere un grande fanservice per gli amanti del personaggio, ma proprio perché alla fine siamo dinanzi a un riassunto (incompleto, peraltro) delle vicende di Dressrosa e molte domande restano senza risposta, fallisce nel suo intento.

Partiamo però da quello che funziona: viene mostrato molto bene il legame tra i fratelli, ancora forte e saldo nonostante siano passati tredici lunghi anni e le vicende del mondo abbiano in gran parte stravolto le loro vite. Eccellente anche il doppiaggio, ma era scontato. Il disegno risulta molto godibile e ci sono alcune piccole scene extra nell'enorme riassunto che cerca di spiegare i fatti salienti della giovane esistenza del protagonista.
I lati negativi però sono in netta maggioranza: all'inizio dello special, Sabo afferma che avrebbe voluto andare a Marineford ad aiutare Ace, ma non si sa perché non lo ha fatto. Ovviamente, la risposta a questa domanda è altrove, nel manga e nell'anime (quando arriveremo al dunque), quindi non è stato possibile inserirla, ma crea un forte senso di straniamento, facendolo quasi passare per uno che se n'è altamente fregato del fratello in nome di un dovere sconosciuto, mentre Luffy ha rischiato il tutto per tutto al fine di salvarlo.
Non viene poi mostrato nulla del periodo successivo alla partenza dal regno di Goa e gli anni trascorsi da Sabo nell'Armata Rivoluzionaria: sarebbe stato interessante invece rappresentare certi rapporti, anche solo quello relativo a Koala che, da ragazzina spaventata e schiava, è diventata intrepida e coraggiosa, sicuramente non solo grazie a Nico Robin, ma soprattutto per il rapporto con lo stesso Sabo, che a tratti pare come un fratello maggiore per lei.
Avrebbero poi potuto mostrare cosa si sono detti effettivamente lui e Luffy nel loro incontro al Colosseo, magari aggiungendo qualche elemento che donasse maggiore profondità a un momento comunque molto importante.

Alla fine, quindi, ci troviamo dinanzi a un prodotto che vorrebbe rappresentare un personaggio ormai molto amato, ma che finisce per essere poco più di una sinossi (per giunta incompleta) della saga di Dressrosa.