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8.0/10
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Daikichi è un ragazzo/uomo di trent'anni che decide di diventare il tutore di una bambina, Rin, sua parente. Per quanto riguarda la trama, essendo un anime composto di undici episodi, non vorrei approfondire più di così. In realtà ho la possibilità di non dire altro, in quanto la bellezza di questo anime non risiede solamente nella storia.

Quando vidi "Usagi Drop" per la prima volta, rimasi incantato dalla sua semplicità, presente dall'inizio alla fine, in diversi aspetti dell'anime. La prima cosa che si può notare è infatti la semplicità del disegno, che con tratti gentili riesce a non far staccare gli occhi dallo schermo e regala dei sorrisi all'occorrenza. Sorrisi che non mancano certamente. Non sarà però la scena demenziale a far ridere, ma la semplicità di situazioni bizzarre, dove le parti tra il tutore e la bambina a volte sembrano quasi invertite. Ed è anche il cambiamento e la crescita dei personaggi che farà sorridere di cuore.

Sarò ripetitivo, ma la semplicità la si trova nei sentimenti espressi in sole undici puntate, dove ci sarà un avanzamento della trama, ma si apprezzerà ogni singolo episodio che non fa altro che narrare delle vicende quotidiane. Vicende quotidiane che potrebbero risultare noiose in situazioni normali, ma agli occhi di una bambina ogni nuova esperienza è un'avventura, e ogni avventura è divertente. Tuttavia, anche se si tratta di una bambina, darà prova di maturità, rimproverando più volte il povero Daikichi come se fosse suo fratello minore.

Per quanto riguarda l'aspetto sonoro vorrei fare un breve commento sulla sigla di apertura, reputandola la più tenera che abbia mai ascoltato, perfetta dunque per "Usagi Drop".

Ci sarebbe molto altro da dire su questo anime, che riesce a trattare argomenti spinosi con delicatezza e nasconde molti altri temi più leggeri, come ad esempio la consapevolezza della complicità tra uomo e bambino e tra donna e bambina. Mentre il bambino è felice di ciò per il fatto di sentirsi più grande, l'adulto ne è felice proprio per il motivo opposto... non so perché, ma la trovo una cosa bella e malinconica. E questa non è che la punta dell'iceberg.
Consiglio vivamente a tutti di guardarlo, è capace di donare le emozioni umane più belle, ci insegna che alla fine siamo tutti dei bambini troppo cresciuti. Sembrerà banale perché già sentito, ma una volta capito il profondo significato di ciò si potrebbe vivere più serenamente e con più semplicità. E' la forza di "Usagi Drop".