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8.0/10
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Inizio questa recensione dal presupposto di non aver giocato tutti i videogame di .hack e di non poter quindi fare un perfetto confronto con questa serie di volumetti che in teoria dovrebbe ricalcare fedelmente la trama narrata nei 4 videogiochi che compongono la lunga (e costosa) avventura di Kite, Black Rose e compagnia bella.
Hack nasce come una serie di 4 videogame che raccontano un'unica grande storia. La storia di Kite e dei suoi amici, che cercano di scoprire cosa si cela nei meandri più bui e cupi del videogioco online The World. Kite (nome del protagonista all'interno del game) viene invitato dal suo amico Yasuhiko (Orca) a fare una partita con lui in The World. Ma circostanze avverse condurranno ''Orca'' in un inspiegabile coma, e compito di Kite sarà quello di salvare l'amico e di svelarne il mistero, che sembra riguardare in maniera centrale proprio il videogame. Durante la sua avventura Kite farà amicizia con numerosi altri personaggi, come Black Rose, PG dal carattere forte e in viaggio per salvare il fratellino, Mistral, la maga della situazione, e altri che avrete il piacere di conoscere con l'evolversi delle vicende. Questa in breve la trama che caratterizza i videogame di hack, e che in teoria dovrebbe essere ricalcata fedelmente da questa opera cartacea.
Questo però avviene solo in teoria, perchè fin da subito (anche avendo giocato e finito un solo videogioco della serie di .hack) risulta evidente come la trama di .hack//XXXX discosti, anche se lievemente, dalla trama dei videogame. In circa 400 pagine risulta difficile raccontare una storia che copre 4 DVD, e quindi l'opera non è esente da tagli. Difatti, il primo volumetto inizia nientemeno che con la battaglia che vede concludersi il 1° dei 4° videogame, a conferma del fatto che tagli e dirottamenti della trama erano necessari affinché venisse rispettato il limite di pagine imposto all'autore. Limite di pagine piuttosto esiguo, verrebbe da dire, e ciò è vero. Ma è anche vero che l'autore (che dovrebbe essere alla sua prima esperienza in ambito manga e quindi un buon augurio glielo facciamo :-)) è riuscito a confezionare una trama non molto solida, che scorre via velocemente, ma che risulta comunque godibile. Trama che eccelle nel rappresentare le situazione che vedono in ballo i sentimenti dei personaggi, ma che pecca inesorabilmente nei combattimenti.
.Hack//XXXX è uno shounen, e tra le varie categorie di appartenenza, non compare il sostantivo ''combattimento''. Difatti, se si è in cerca di un manga incentrato sui combattimenti, hack//XXXX è l'esponente meno rappresentativo a riguardo, anzi, non ne fa praticamente parte. I combattimenti si contano sulle dita delle mani, e quei pochi presenti non sono in grado di emozionare più di tanto. Ma hack non è nato per questo, e la mancanza di combattimenti degni di tale nome è in fin dei conti giustificata.
L'amaro in bocca lo si prova però nel momento in cui il protagonista Kite deframmenta (letteralmente) gli avversari utilizzando il Data Drain.
Per non far entrare in confusione i lettori, il Data Drain (in italiano Fuga di Dati) è un programma in grado di deframmentare i nemici, distruggendoli (non vado oltre a questa esigua spiegazione per non spoilerare troppo sulla trama). Ebbene, il Data Drain è parte fondamentale della storia di hack, ma in questo manga non è raffigurato come nel videogioco. Perché se nel videogioco, la "Fuga di Dati" era una delle poche cose belle da vedere, nel manga purtroppo il Data Drain si risolve sempre in una comoda esplosione (come d'altronde gran parte dei combattimenti). Nulla da far rimpiangere l'acquisto del manga, ma di sicuro un motivo per storcere il naso.
Se quindi hack//XXXX pecca dal punto di vista narrativo e da quello riguardante i combattimenti (poco nel primo, ampiamente nel secondo), pecche non se ne trovano riguardo l'aspetto puramente grafico. I disegni sono molto belli, le cadute di stile quasi inesistenti, e il tratto brioso e quasi mai confusionario. Le tavole sono chiare, e la lettura è godibile.
Il top però viene raggiunto nella caratterizzazione dei personaggi. Da ammirare l'estrema fedeltà con la quale l'autore è riuscito a rappresentare i protagonisti, praticamente identici alle controparti videoludiche. E non è da meno l'espressività con la quale questi vengono riportati su carta. Il carattere dei protagonisti emerge da ogni disegno, e resta fedele a se stesso. I personaggi sembrano vivi, respirano e provano sentimenti. Sentimenti che il lettore non farà fatica a riconoscere. E non mancheranno quindi i sorrisi nell'ammirare scene di amicizia e simpatiche incomprensioni, o musi tristi nelle scene più malinconiche.
Da elogiare quindi l'impegno refuso dall'autore riguardo quest'ultimo aspetto, che riesce ad "emozionare".
Altre parole potrebbero essere spese riguardo la qualità dell'edizione, ma la J-Pop eccelle sempre in questo. Carta bianca, sovraccoperta e prime pagine dai colori brillanti.
In definitiva, il mio consiglio è di acquistare .Hack//XXXX senza pensarci su due volte se si è fan di questa serie, e lo stesso consiglio lo offro anche a tutti gli altri. L'opera merita davvero (e oltretutto la spesa non è nemmeno eccessiva).
Non essendoci mezze misure nei voti, il 7 e mezzo lo arrotondiamo per eccesso.
Che sia di buon augurio per Megane Kikuya e questa sua prima opera.