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Honey and Honey Drops è uno tra i tanti manga che ho letto che meno mi è piaciuto.
La storia è incentrata su uno strano sistema scolastico che fa incontrare un ragazzo molto ricco, master, e una ragazza che lo è un po’ meno, Honey. Lui e’ viziato e svogliato e con zero interesse nello studio e che coltiva come unica passione il basket; mentre lei è una ragazza normale che ama i soldi e ciò la spinge ad aiutare Kai a superare l’anno scolastico (in cambio appunto di denaro che verrà offerto anche alla sua famiglia).
Tutto ciò sembra però fin troppo conveniente, infatti non tarderanno a comparire i primi problemi (che in realtà erano presenti anche prima, ma in “quantità” e “qualità” minore): oltre che aiutarlo nello studio, Yuzuru dovrà anche obbedire a ogni suo ordine e lui la obbligherà a fare cosa anche poco caste. Ci saranno, inoltre, interventi di persone che cercheranno di dividere la coppia e di ostacolarla, mentre l’amore dei due pare crescere. E questo è tutto il racconto a grandi linee, ora arriva il peggio...
Il mio parere personale, come già annunciato prima, non è dei migliori, infatti considero i personaggi piatti ed estremamente banali e anche i disegni sono in molti casi poco curati e sproporzionati. Per accorgersene basta guardare le mani enormi di lei sulla copertina, nonché la sua fronte, che è tanto estesa da far pensare che sia nata per diventare un sennnin (vedete Hoshin Engi, volume 1, pagina 15 dove viene descritta la struttura ossea dalla testa lunga, ossa robuste e poco midollo che appartiene sicuramente anche a Yuzuru).
La storia è anch’essa piuttosto banale (e a volte pure confusa se si fa presente il fatto che Kai e Yuzuru si sono baciati una ventina di volte e, solo dopo quelle venti volte, lei si è accorta di aver dato il suo primo bacio) e il finale è prevedibile.
Il mio voto si limiterebbe al 2, ma visto che sono buona (bugia!), e che c’è un minimo (e sottolineo minimo!) di originalità nel sistema scolastico, aumento di 1 e do un 3.

ps: Vorrei chiedere perdono agli autori, che sembrano molto entusiasti del loro lavoro, e a chi apprezza quest’ opera, ma io (per quanto ci possa provare) non riuscirò mai a farmela piacere.