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<I>"Ed ecco un cavallo bianco. E colui che lo cavalcava aveva un arco e gli fu data una corona, ed egli uscì fuori come vincitore e per vincere… Allora uscì fuori un altro cavallo rosso, e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra, affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada… ed ecco un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. .. ed ecco un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava aveva nome la Morte, e dietro ad essa veniva l'Ades. Ed ecco, si fece un grande terremoto, e il sole divenne nero come un sacco di crine, e la luna divenne come sangue e le stelle del cielo caddero sulla terra…E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti e dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?»"</I>

Il libro dell’apocalisse è uno dei più controversi e di difficile interpretazione di tutta la Bibbia. Il messaggio veicolato è duro e profondo ed intriso di una sacralità senza pari. Come dal titolo Stigmata - Knight of Apocalypse dovrebbe ispirarsi a questo importante passo della Bibbia, ad ulteriori conferme di questo sono più volte ripetute nel manga e nelle copertine alcuni passi scritti in latino.

<B>[Attenzione Spoiler]</B>

La storia del manga re-interpreta il passo di San Giovanni in maniera particolare; troviamo quindi i 4 cavalieri dell’apocalisse (figli di angeli corrotti e uomini), troviamo l’angelo caduto, troviamo i demoni e lo scontro tra il bene e il male. Tuttavia la storia ha molto meno sacralità e profondità, al centro vi è il RADEM, organismo militare della chiesa, istituto speciale che si occupa dei reprime i demoni che si sta preparando ad una nova “guerra sacra” ovvero lo scontro tra uomini e esseri maligni. Fondamentali pedine della guerra sono proprio gli stigmaster tra cui si ritrova il protagonista principale ovvero Gabriel Iota.
Antagonista dello stesso di pari forza cosi come di opposta personalità è Katan o meglio la reincarnazione di SEMEYAZA famoso angelo ribellatosi a Dio. L’autore dimostra infatti di conoscere molto bene l’angelologia citando gli Egrigori, di cui SEMEYAZA era a capo; questo era un gruppo di 200 angeli che abbandonarono il paradiso per congiungersi con ragazze umane da cui nacque una stirpe di esseri maledetti.
La storia ricalca questo mito rappresentando espressamente i demoni e gli stigmaster come figli di quest’incorcio. Gli altri angeli che compaiono nel manga hanno proprio i nomi di quegli Egregori, uno su tutti Amezarak.
Primo punto a favore del manga è proprio questa sua fedeltà ad un mito religioso, la stessa chiesa ed il Papa vengono citati espressamente sebbene con nomi e in luoghi diversi.
La trama sebbene sviluppata in 3 volumi riesce ad aprire e chiudere il suo arco narrativo anche se in alcuni punti risulta parecchio complessa, confusionaria e poco limpida. L’utilizzo di flashback risulta essere un punto a favore perché contribuisce a creare un’ottima dose di mistero. Gli stessi personaggi sono interessanti, almeno i 4 protagonisti, infatti gli stessi Kata e Iota alla fine non risulteranno altro che vittime del loro potere e della volontà di altri.
La chiesa invece cosi come rappresentata ne esce senza dubbio sconfitta permanendo forte il senso che i giapponesi hanno della religione cristiana e del nostro Dio, considerati oppressori perché veicolatori di principi morali rigidi, cosi come si faceva espressamente riferimento in Angel Sanctuary. Anche qui la critica è forte attaccando la chiesa corrotta e spietata e Dio rappresentato come un essere distaccato che si diverte a manipolare un gioco da lui creato. Visione del tutto opposta alla religiosità giapponese dove i principi morali provengono dal basso, e quindi dalla stessa società, e gli dei fanno parte del mondo che gli circonda.
Al contrario però di Angel Sanctuary dove la critica è a tutto spiano, il manga Stigmata riesce in fine a mostrare l’aspetto positivo della religione cristiana considerata come elemento di speranza e di aggregazione per la sua forza soprattutto simbolica.

<B>[Fine Spoiler]</B>

I disegni sono molto belli anche se altalenanti e in alcuni tratti poco curati, mentre in altre tavole molto approfonditi. Si comprende come l’autore avrebbe potuto dare di più considerando che è lo stesso di Redrum327 i cui disegni sono fantastici.
L’inesperienza di Ko Ya Sung, coreano di adozione commerciale giapponese, si manifesta però in alcuni punti di forte debolezza del manga, come l’ispirazione, molto forte quasi copiatura, presa nei personaggi e nella storia da Chrono Crusade e Full Metal Alchemist. La stessa storia come detto in alcuni punti non è molto chiara. Non mancheranno però scenette comiche che di sicuro faranno scoppiare qualche sorriso.
Il punto debole però a mio avviso più importante del manga è la sua atmosfera. Nonostante i temi trattati l’autore non riesce a dare al manga una sorta di sacralità e imponenza che questo tipo di argomento avrebbe dovuto creare lasciando un effetto di indifferenza che ha poco di buono.
Insomma è un manga gradevole anche se non rappresenta niente di eccezionale tuttavia per essere di soli 3 volumi si presenta interessante.

LightLife