logo AnimeClick.it

-

Se dovessi definire Kurosagi con due parole, direi un horror “rilassante”. Si poiché durante la lettura, mentre è impossibile restare sconvolti, atterriti o spaventati, è facile ritrovarsi piacevolmente stupiti dalle “più fantasiose che inquietanti” storie, in cui di volta in volta restano coinvolti i nostri protagonisti: 5 ragazzi che, in modo apparentemente casuale, si trovano a frequentare un’università buddista, probabilmente indirizzati a tale tipo di studi dalle particolari abilità possedute. Abbiamo infatti: un distaccato e disincantato sciamano di nome Kuro Karatsu che, grazie ad una (non ancora chiara) connessione con uno strano fantasma dal volto “ricucito”, riesce a comunicare con le anime dei morti semplicemente toccando il loro cadavere; un estroverso rabdomante di nome Makoto Numata, con la strana particolarità di riuscire ad individuare grazie al suo pendolo, non corsi d’acqua sotterranei, ma cadaveri (o organi morti in genere) ovunque essi siano; Ao Sasaki affascinante e cupa hacker dotata di uno spiccato senso investigativo che, pur avendo perso i genitori quando ancora bambina in seguito ad un efferato omicidio, possiede il macabro hobby della ricerca informatica di foto di morti e di scene del crimine; la più “normale” dei cinque Keiko Makino, una imbalsamatrice specializzata, il cui funereo lavoro non le impedisce sicuramente di essere allegra, simpatica e sempre pronta a punzecchiare e scherzare coi sui compagni per le strane situazioni in cui vengono a trovarsi; ed infine, ciliegina sulla torta, Yuji Yata, un goffo ed introverso ragazzo che possiede la capacità di fungere da catalizzatore ad una non ben definita entità aliena, il tutto però tramite una marionetta a forma di rana sempre inserita sulla sua mano sinistra, cosa che, considerando la sfrontatezza con cui si esprime l’alieno e la timidezza di Yata, portano a pensare ad un espediente del ragazzo per poter dire cose che normalmente non avrebbe il coraggio di dire, anche in considerazione del fatto che l’alieno, affezionato al suo amico catalizzatore, tenta sempre di guidarlo e difenderlo.
Per tipi così è evidentemente impossibile intraprendere un normale lavoro, ed i 5 decidono quindi di inventarsi un “servizio di consegna cadaveri” i cui clienti non sono i parenti del defunto, ma il defunto stesso che, grazie alle abilità dei ragazzi, ha a disposizione un ultimo desiderio e o opportunità dopo la morte. In tal modo i 5 si trovano, un volume dopo l’altro, di fronte a vari defunti spesso vittime di atrocità; orrori che per quanto sorprendenti potremmo definire “quotidiani”, in quanto derivanti da fattori quotidiani: egoismo, avidità, abbandono, disperazione, indifferenza, stupidità, materialismo, opportunismo ecc... cioè da quel quotidiano relazionarsi degli uomini che, spesso però, non trova quei giusti limiti necessari ad impedire il verificarsi di eventi orribili. Certo in Kurosagi le storie, che normalmente si aprono e concludono in uno o due capitoli, sono veramente ai limiti dell’impossibile (anzi spesso sicuramente oltre), ma sono sempre reali ed umani i sentimenti e le pulsioni che fanno da guida allo svolgimento degli eventi. Per intenderci “il mostro” non è mai uno zombi o un vampiro; protagonisti negativi sono sempre personaggi come un assicuratore avido, un padre pervertito, uno scienziato senza scrupoli... I 5 protagonisti affrontano quotidianamente questi eventi con la normalità con cui la gente comune affronta il proprio lavoro; certo stupendosi, spaventandosi e disgustandosi, ma mai trascendendo in eccessi psicologici, anzi, componenti predominanti sono spesso l’ironia o il sarcasmo. Il tutto è sempre affrontato con serenità: anche la componente splatter potremmo dire utilizzata in dosi adeguate, i disegni sono semplici e scarsamente disgustosi, “sopportabili” diciamo, anche quando entrano in gioco interiora e simili.
In conclusione, se vi va di passare un paio di ore di lettura, che vi stupiscano piacevolmente grazie alle sempre diverse e nuove invenzioni dei due autori, senza oltretutto impegnarvi in lunghe storie che si interrompono sul più bello, con Kurosagi andate sul sicuro.