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9.0/10
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Ho fino ad ora letto i primi quattro volumi, visto che sto acquistando la riedizione. Devo dire che mi è stato consigliato, e da un personaggio del quale mi sarei sicuramente fidato, da Davide Enia, teatrante di Palermo incontrato in fumetteria e che seguivo come fan. Non mi sta affatto deludendo. Tutto si svolge nei confini di un isola, dove un' intera classe viene fatta oggetto di un esperimento sociologico che mira a far apprezzare di più la vita ai ragazzi, senza che questi debbano per forza usare la violenza come diversivo dalla monotonia della vita. Cosi 40 studenti circa, si ritrovano a dover avere paura del compagno che il giorno prima non gli aveva prestato la gomma, o di uno a cui si stava antipatici. Ancora più assurdo che le regole ti impongono praticamente di uccidere, perché a salvarsi deve e può soltanto essere UNO. Non è un caso che sia stata scelta questa classe dove comunque i bravi ragazzi non mancano. Il protagonista principale è si il solito sognatore, quello che crede più di ogni altro nel buon animo dei compagni, ma è vero anche che senza questo suo ottimismo verso l'animo umano dei compagni, ai quali fino al giorno prima confidava i sogni, il manga potrebbe anche non continuare. Inoltre sono presenti molte scene forti, oserei dire splatter, e quindi in un certo senso riequilibra l'aggressività e la crudezza di certe azioni, con un sentimentalismo che in altri contesti sarebbe scontatissimo! Lo sconsiglio ai piccoletti che hanno un animo facilmente influenzabile... non vorrei sentire al Tg o leggere sui giornali online di omicidi stile Battle Royale. Un pubblico adulto è più adatto.
L'attrazione verso questo manga, per quanto mi riguarda, è dovuto al fatto che siamo tutti stati studenti in classi di almeno 20 ragazzi e ragazze (ok in Giappone le classi sono molto più numerose) e pensare che in un ipotetica società avresti dovuto confrontarti con loro ti pone davanti a delle fantasie e delle scelte che almeno vale la pena pensare. Ti pone davanti a te stesso, come sei fatto veramente.

TU COSA FARESTI? UCCIDERESTI PER SOPRAVVIVERE O CREERESTI UN GRUPPO PER RIBELLARTI AL SISTEMA CHE TI HA IMPOSTO UN TALE DISUMANO GIOCO?

La risposta mi limito a leggerla nel manga guardando le gesta di protagonisti che poco a poco si fanno conoscere, lasciano scoprire il loro passato, le loro emozioni in una situazione surreale... per noi.