Recensione
Agharta
7.0/10
Ero entusiasta fino al quarto volumetto. Poi le cose sono andate degenerando.
La prima cosa che mi attrae in un manga sono sicuramente i disegni e lo stile di Takahal Matsumoto è davvero accattivante: il tratto, che definirei abbozzato, conferisce un certo movimento alle immagini e definisce, senza appesantire, molti particolari.
Tuttavia, dopo i primi volumetti, la storia diventa così complicata che nemmeno l'apprezzabilità del disegno può compensare la totale inaccessibilità della trama. I personaggi diventano indistinguibili, lo spazio e il tempo si confondono e si perde il filo del discorso.
Un vero peccato, sul serio, perchè anche la trama sembrava accattivante, all'inizio...
La prima cosa che mi attrae in un manga sono sicuramente i disegni e lo stile di Takahal Matsumoto è davvero accattivante: il tratto, che definirei abbozzato, conferisce un certo movimento alle immagini e definisce, senza appesantire, molti particolari.
Tuttavia, dopo i primi volumetti, la storia diventa così complicata che nemmeno l'apprezzabilità del disegno può compensare la totale inaccessibilità della trama. I personaggi diventano indistinguibili, lo spazio e il tempo si confondono e si perde il filo del discorso.
Un vero peccato, sul serio, perchè anche la trama sembrava accattivante, all'inizio...