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7.0/10
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Si, faccio parte del gruppo di "sfigati" che ha letto questo manga troppo tardi, e che ha subito gli spoiler di chi lo ha letto o ha visto l'anime (o da chi ha PARTECIPATO all'anime, visto che a dirmi il finale è stato proprio "Near", una mia conoscenza, un ragazzo che doppia il famigerato ragazzino in pigiama). Ma adesso via con la recensione. All'inizio questo titolo mi ha fomentato parecchio, infatti in questo momento non riesco a ricordare un manga con un tale impatto iniziale, anche se col passar dei volumi il mio entusiasmo nella lettura è calato notevolmente. La storia parte alla grande, come già ho detto, con questo "bravo" ragazzo il quale, dopo aver trovato un quaderno omicida, decide di cambiare il mondo sfruttandone le funeste proprietà. Egli infatti vuole ripulire il mondo dalla "feccia", e creare così un mondo ideale, "ripulito" da qualsiasi tipo di ingiustizie, e dominare sulla Terra come un Dio. Ad impedire che ciò accada entra in scena un famoso detective mai visto in pubblico, L, un personaggio che a me piace moltissimo, e parte cosi una battaglia psicologica, dove si deve stanare un avversario di cui non si conosce né il nome né il volto. I personaggi sono ben caratterizzati e il disegno come stile mi piace, è molto pulito e quindi dal punto di vista grafico questo manga non vi deluderà di certo. Però, come ho già detto prima, a lungo andare l'entusiasmo iniziale va spegnendosi, e nei volumi 5-6 e 8-9 c'è un vistoso calo, al punto che, avendo acquisto i volumi più importanti, non l'ho più comprato e ho letto a scrocco gli ultimi volumi, giusto per sapere in che modo finiva (anche se sapevo già tutto!). Devo dire che a mia sorpresa il livello si è notevolmente rialzato e gli ultimi volumi mi hanno finalmente tenuto in suspance. Comunque, al di là dei personaggi ben caratterizzati, un inizio scoppiettante e forse anche un bel finale, non riesco a capire come questo titolo sia dannatamente osannato da tutti come il più bel manga mai creato, forse se non avessi saputo gli eventi più importanti ne sarei rimasto colpito maggiormente, ma è un classico esempio di occasione sprecata, di un titolo tirato per le lunghe e che poteva essere gestito meglio. Per finire, concludo definendolo un BUON manga, non un capolavoro come spesso dicono i casual reader o i ragazzini fomentati, una lettura piacevole, anche se fino a un certo punto, ma non un acquisto obbligato. Ripeto, i capolavori sono altri, non Death Note.