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4.0/10
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<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler.]</b>

Entrando in una fumetteria, o passando di fronte ad un'edicola, ci sarà un'opera che vi attirerà in un attimo, senza ripensamenti o indecisioni di sorta. Quest'opera prende il nome alquanto particolare di Sex=Love2 ed è scritta e disegnata da una certa Mayu Shinjo, autrice a me sconosciuta fino all'acquisto di questo manga. Sex=Love2 vi attirerà subdolamente da lei come un tela infida di un ragno, pronta a portarvi via quegli 8,40 euro che corrispondono al prezzo di copertina dei due albi che compongono l'opera.
La strategia adottata dall'autrice o dall'editore (in questo caso giapponese, in quanto non penso che la povera Star c'entri qualcosa) è arguta e malefica. Vi chiederete perché e fate anche bene vi dico io rispondendovi che il tutto si cela nel: Giallo!
Ebbene si, quale modo più arguto di catturare l'attenzione di un possibile acquirente che fare una copertina di un giallo accesso che evidenzierebbe, a chilometri di distanza, una copertina celata fra altri mille titoli che, accanto ad essa, appaiono secondari per non dire banali. Il primo punto è appunto il giallo, colore usato come saprete per i giubbotti di salvataggio per rendere visibile ai soccorritori a centinaia di metri di distanza la posizione di un disperso, qui viene utilizzato a scopi di marketing per attirare il povero fesso che ci casca.
Catturata la vostra attenzione con il particolare colore, scatta la fase due: Il Titolo!
Posto ben visibile con caratteri chiari anche a un miope, il titolo attirerebbe anche il più casto dei sacrestani. In fondo, Sex=Love2 non tralascia molto all'immaginazione dei più, che certo, dopo averlo letto, cominciano a farsi i loro calcoli sulla possibilità di acquisto di un'opera che sicuramente non li lascerà a bocca asciutta.
A questo punto scatta la fase tre: Il disegno!
Una volta attirata la vostra attenzione con il colore sgargiante e il desiderio di passare alla lettura una volta letto il titolo, non rimane altro che soddisfare la vostra vista con un disegno appetibile. Ed ecco quindi lo sforzo dell'autrice nel creare uno stile che certo non può essere offeso, soprattutto se messo in paragone con la moltitudine di titoli shojo che infestano attualmente le nostre fumetterie. Un disegno nella norma, abbastanza curato, con un tratto tipicamente da shojo, rivolto, per l'appunto, ad un pubblico femminile.
A questo punto si passa alla fase finale: L'acquisto. Acquisto che se per voi corrisponderà a un grosso errore, per il Ragno (cioè per coloro che stanno dietro a questa grossa ragnatela) corrisponderà a una bella vacanza ai Caraibi o magari a una bella autovettura lussuosa o ad un ampliamento di casa.
Insomma vi sto rendendo noto che avete appena acquistato il più grosso errore della vostra vita! E non posso che farvi le mie più sentite condoglianze, rendendovi anche noto che mi trovo nella vostra medesima situazione.

Dopo questa interessantissima analisi, che ai più potrà sembrare giustamente il vaneggiamento di un folle, passiamo a un'analisi più attenta e probabilmente più giusta del titolo.
Il titolo propostoci dalla Star Comics (che tengo a precisare, per chi non l'avesse capito, non penso sia immischiata in questo grosso complotto) è in linea con la sua politica editoriale. Volume da 4,20 euro con copertina lucida (e dannatamente GIALLA), carta di buona qualità così come l'impostazione... insomma, un albo pienamente in norma con gli standard della casa umbra.
Il disegno, come detto, si rifà al genere Shojo in cui rientra l'opera stessa. Quindi aspettatevi un tratto molto sinuoso, pulito e preciso ma aspettatevi anche, come classico shojo, personaggi maschili inverosimilmente allungati, con fisici statuari che ben poco hanno di reale, soprattutto in Sol Levante. Aspettatevi ragazzi dalla folta chioma bionda, di cui come sappiamo il Giappone è pieno! Ma, ahimè, dite addio a personaggi paffuti o in sovrappeso, a personaggi con il più insignificante difettuccio fisico, dite addio allo sfigato di turno, e direi, infine, dite addio al brutto! Insomma, fin qui si tratta di uno shojo nella norma, si tratta dell’esaltazione del bello e del mondo in cui qualunque lettore o lettrice vorrebbe immedesimarsi!
Insomma l'opera di Mayu Shinjo ha tutti i connotati di un classico manga shojo, e su questo non ci sono dubbi. Il problema dell'opera sorge alla conclusione della lettura.
Alla fine, tralasciando le fantomatiche ipotesi di complotto ai danni degli incauti lettori che, come spero avrete capito, nulla hanno di reale, l'opera che ci troviamo davanti è un'opera, e mi spiace dirlo, che non ha nulla di che. L'autrice, forse inconsapevolmente, non si è resa conto di aver prodotto un qualcosa con nessun tratto caratterizzante, con nessun elemento che potrebbe considerare "orgogliosamente proprio". Sex=Love2 non è altro che uno shojo tendente all'erotico (senza neanche riuscirci) che ripresenta un'accozzaglia di elementi già visti e rivisti in un qualsiasi manga appartenente allo stesso genere. È un cliché di se stesso. Pensando a quest'opera immaginatevi un accozzaglia di cliché presi a grappoli dai vari shojo che infestano il mondo, aggiungeteci un pizzico di erotismo e una storia senza senso.
Ecco, la storia, altro elemento che va a netto svantaggio del titolo. Una trama che non si sa dove vuole andare a parare, oltre ad essere alquanto inverosimile. Una ragazzina ventunenne già laureata e abilitata a insegnare in un liceo è già cosa difficile da vedersi, unitela a uno strafigo studente diciassettenne che spruzza feromoni da tutti i pori - e in modo particolare quando è a riposo (da cosa ve lo spiego un'altra volta :D ) - e col chiodo fisso, peraltro pienamente giustificabile, di trombare a ripetizione… che cosa potranno fare mai? Fare sesso e naturalmente innamorarsi, promettendosi fedeltà eterna. A questo aggiungete che la povera professorina innamorata sarà stretta nella morsa di altri Bronzi di Riace dagli occhi a mandorla – come ormai mi piace definire i personaggi maschili degli shojo! – che magicamente si accorgeranno di lei per i motivi più vari. Metteteci poi il classico capitoletto dedicato al tema dell’incesto, che a quanto pare tanto piace ai giapponesi. Incesto che poi tanto alla fine non è, perché deve comunque trionfare l’amore eterno. Capitolo che alla fine è probabilmente il più apprezzabile di tutta l’opera. Metteteci infine il padre miliardario della protagonista che vuole uno spasimante perfetto per la figlia, spasimante che poi perfetto non è! E quindi via con la dichiarazione del giovane e aitante innamorato al padre della gentil donzella. Padre che si ricrede dell’amore dell’ignobile (fino a poco prima) giovanotto e mette tutto se stesso (e il suo conto in banca) per salvare la figlia dalle incaute braccia dello spasimante, ormai divenuto l’uomo nero e cattivo della situazione, che prima aveva magistralmente trovato per la figlia. Condotto a termine il salvataggio parte così il tanto sperato finale, che resta in parte aperto e che si basa sul nuovo iter di studi che il prode diciassettenne dovrà affrontare per divenire giusto consorte ed erede del casato della protagonista, e la separazione da quest’ultima fino al raggiungimento dell’obiettivo. Ma manco a dirlo, ecco che la giovane amante si ritroverà ad avere la cattedra proprio in quell’istituto, facendo prevedere la miriade di porcate che presto si compiranno fra quelle quattro mura!

Concludendo, sperando di non aver arrecato offese o danno ad alcuno, non posso certo consigliare quest'opera. Al massimo, e sempre se volete farvi del male, la potrei consigliare ad un irrefrenabile collezionista di tutti gli shojo. Diversamente lasciate pure perdere e concentratevi su ben altri titoli, se amate o volete provare per la prima volta uno shojo puntate a titoli come "Il Giocattolo dei Bambini" di Miho Obana e vi assicuro ne rimarrete estasiati. Se siete caduti nell’acquisto aspettandovi un titolo tendente all’erotismo, anche qui il consiglio è uno solo: puntate ad altro, da U-Jin a Oh Great! la scelta è ampia ma lasciate perdere Sex=Love2. In conclusione, mi spiace per chi abbia già pensato all’acquisto e mi spiace sinceramente per la Star, caduta anch’essa per me nella ragnatela, e vi dico solo una cosa... state lontani dal GIALLO!