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7.0/10
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Nel quadro generale del manga giapponese, Xenon si pone in quel filone che viene definito "new wave", ovvero la "nuova ondata" del fumetto. I maggiori esponenti di questa linea innovativa sono ormai famosi anche al di fuori del loro paese, grazie all'apertura mentale di alcuni editori, e annoverano tra le loro file autori come Masamune Shiroo (Appleseed, Dominion), il più celebre Katsuhiro Otomo (Akira, Fireball), e infine Masaomi Kanzaki, creatore di Xenon.
La cosiddetta "nuova ondata" si contraddistingue per uno stile altamente grafico che, coadiuvato da un segno spigoloso e da un ampio uso di retini, rende alle tavole toni freddi espressamente studiati per soggetti inquietanti e scomodi, come nel caso di Xenon, in cui si parla di esseri viventi trasformati in macchine, e quindi privati di quella umanità "fisica" che permette loro di essere uguali a tutti gli altri: un incubo per chiunque quello di sentirsi diversi, figurarsi per un giapponese, che a partire dai primi anni di scuola subisce una sorta di processo di condizionamento all'uniformità.

Il protagonista di Xenon, Asuka Kano, è già di sua scelta diverso dai coetanei e classificabile come "teppistello gentiluomo" che non vuole sottostare né alle regole della scuola - e quindi della società - né a quelle imposte dalla banda dei Cheerleaders di Ryuji Goda, che rappresentano i tipici liceali ribelli, terrore delle scuole e dei quartieri in cui risiedono. Kanzaki sembra tenere in particolare considerazione la psicologia dei soggetti trasformati in cyborg e ne differenzia le reazioni a differenza del carattere e del personaggio in questione; c'è chi prova solo un forte sentimento di vendetta, chi si deprime e cade in un baratro di tristezza senza fondo, chi perde completamente la ragione e chi non si pone problemi e, anzi, si sente migliore. Unitamente alle introspezioni psicologiche, sono da segnalare le straordinarie sequenze d'azione, incredibilmente movimentate, e particolareggiate con grande cura.
È anche interessante notare come Kanzaki preferisca tergiversare un bel po’ prima di fare entrare in scena Xenon, creandogli attorno tutta una complessa situazione dalla quale dovrò districarsi una volta rivelatosi come il potentissimo meccanismo da guerra quale in realtà è.

Masaomi Kanzaki ha iniziato a pubblicare manga nel 1985, all'età di 21 anni, per la rivista quindicinale "Boy's Big Comics (poi divenuta " Young Sunday") dimostrando fin da allora una particolare predisposizione per il genere fantascientifico d'azione. Qualità che il giovane autore ha saputo mantenere, affinandole, in questo ottimo Xenon.