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Devo essere sincero, fin dal primo momento in cui ho scoperto questo manga nel database di Animeclick ho storto un po’ il naso. La mia reazione è stata più o meno questa: “Disegni di Hiromu Arakawa! Che bello, ha lavorato a un nuovo manga mentre finiva Full Metal Alchemist!” Poi ho letto nel dettaglio “Disegni di Hiromu Arakawa e storia di Huang Jin Zhou. Oh, capisco”.

La storia proposta da quest’autore infatti non è come Arakawa ci ha abituato in Full Metal Alchemist, non è una storia pensata per far divertire il lettore con gag umoristiche e rocambolesche avventure mentre vuole sensibilizzare su grandi temi come l‘avidità di conoscenza dell’uomo, l’amore fraterno, la discriminazione razziale o lo spirito di sacrificio.
Niente di tutto questo. “Hero Tales – le cronache di Hagun” è un manga che si inquadra direttamente dal suo titolo; è semplicemente questo. Ovvero è una trasposizione manga di un'antica profezia cinese che descrive la storia di sette eroi legati alle sette stelle che vanno a formare “l’Orsa Maggiore”. Ognuno di loro trae potere delle stelle ma solo 2, Tonrou e Hagun, saranno gli eroi destinati a scontrarsi per il dominio della Terra.

La trama ha come protagonista un giovane di nome Taito (il prescelto Hagun) e sua sorella Raira che iniziano un viaggio alla ricerca della “Kenkarambu”,una spada leggendaria donata a Taito dal suo mentore per aver raggiunto l’età adulta e rubata da un misterioso individuo di nome Shimei. La spada, oltre al non poter essere estratta dal fodero se non impugnata da un “vero eroe”, sembra inoltre collegata con il destino dell’impero cinese, in quell’epoca molto feroce e brutale con il proprio popolo. Lungo la strada Taito-Hagun dovrà quindi superare una serie di prove e incontrerà i cinque personaggi legati alla profezia delle stelle come lui che lo prepareranno per l’inevitabile scontro finale con Tonrou, lo spietato comandante delle truppe imperiali.

Come ho già preannunciato la storia non offre molti spunti. Prendiamo i protagonisti ad esempio: semplicemente ognuno di loro ha un ruolo da svolgere all’interno della vicenda e si attengono solamente a quel ruolo. Non vi è, secondo me, possibilità di affezionarsi più di tanto ai personaggi, se non in un paio di casi. Il compiersi della profezia viene prima di tutto quindi quelle battutine dette qua e là sono messe apposta per alleggerire la storia, come anche i rapporti tra alcuni personaggi sono creati tanto per far scena, ma non sono coinvolgenti. I presunti “colpi di scena” sono abbastanza prevedibili e l’unico elemento di mistero, che secondo me poteva essere sfruttato meglio, è l’identità di Shimei, uno degli antagonisti. L’altro mistero poteva essere l’interpretazione della profezia stessa, ma questo viene svelato già nel primo volumetto rendendo così il resto della storia appunto prevedibile.

I disegni dell’Arakawa beh, parlano da soli. Lo stile maturato durante i 27 volumi di Full Metal Alchemist qui si presenta nella sua fase più recente. La grande pecca, secondo me, è però l’assenza di scene drammatiche perché erano queste ultime che ti facevano saltare agli occhi la bravura dell’Arakawa. In FMA ad esempio, è evidente la sua grande capacità di rendere sia le scene normali e umoristiche con tratti chiari e puliti, che le scene più serie e drammatiche dove le ombre e i chiaroscuri creavano effetti visivi senza pari. Qui in Hero Tales le scene sembrano sempre le stesse, il disegno sembra non cambiare mai anche quando la situazione lo richiederebbe. Tuttavia lo dice l’Arakawa stessa in una nota ai lettori che il suo lavoro in questo manga si è limitato al “character design”, perché le scelte di sceneggiatura sono state prese da un certo Ryo Yashiro, che non corrisponde con l’autore della storia.

Lo scopo del gruppo Huang Jin Zhou – Ryo Yashiro è alla fine quello di sensibilizzare il lettore alle leggende legate alla Cina antica sfruttando furbescamente la popolarità dei disegni dell’Arakawa per vendere questa storia. In un paio di note ai lettori nell’ultimo volumetto si augurano che questo progetto sia andato in porto. E io ho risposto ironicamente: “Ma anche no! Ora, grazie a voi, odio le leggende cinesi.”

La storia si svolge nell’arco di soli 5 volumetti, pubblicati in Italia dalla Panini Comics nel consueto formato standard al prezzo di € 3.90 ciascuno. Quindi alla fine “Hero Tales – le cronache di Hagun” non è né un manga che occupa molto spazio in libreria né un manga costoso che può pesare, però non mi sento di consigliare la lettura di questo manga neanche ai fan più sfegatati dell’Arakawa.

I miei voti sono pertanto:
Disegni:7, Personaggi: 5, Storia: 5