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Uwasa no midori-kun l'avevo scoperto per caso. Prima ancora che uscisse in Italia avevo avuto modo di leggere qualche pagina in inglese e me n'ero subito innamorata. Midori, la protagonista, è una ragazza sì ingenua, ma con tanta forza di volontà e carattere da vendere. È un personaggio che adoro, è ben caratterizzata anche se devo dire che il suo cambiamento da Midori versione ragazzo a Midori versione ragazza è veramente impressionante! Ma da qualsiasi punto di vista la si guardi si percepisce subito il carattere solare e diciamo anche pazzoide. Devo dire che essendo una storia nata dall'incontro tra una storia d'amore e una storia sportiva, di personaggi se ne trovano a bizzeffe, ma tutti con un carattere proprio e ce ne sono per tutti i gusti. Dal bello quanto crudele Tsukasa, al gentile ed altruista Kazuma, poi ci sono i compagni di squadra: l'attaccabrighe, il classico "so tutto io", la "mamma", il "papà", insomma una grande famiglia. E questo è uno degli aspetti che più mi sono piaciuti dei quest'opera: personaggi ben caratterizzati e vivaci. Che si muovono nella storia e non sono solo comparse. Sono personaggi che interagiscono e che aiutano lo sviluppo della storia.

Il disegno è un disegno semplice, pulito che si è evoluto. Se si mettono a confronto le prime pagine del manga con le ultime si nota la differenza: prendendo in esempio Midori nelle prime pagine il suo corpo sembrava sproporzionato, soprattutto quando si spoglia per dormire nuda. Il suo corpo sembrava un po' deforme, soprattutto il petto e le gambe, ma più la storia andava avanti e più questi tratti indecisi e queste piccole imprecisioni sono andate via via scomparendo. I disegni delle ultime pagine sono veramente molto più belli: degne proprio di Go Ikeyamada.

Per quanto riguarda la storia, penso che sia una trama semplice: lei che viene tradita proprio da colui che le aveva insegnato ad amare il calcio, fa di tutto per vendicarsi e per fargli capire che il calcio non è uno sport violento ma è uno sport che li ha fatti incontrare e li ha fatti sorridere. Midori dichiara apertamente "guerra" e Tsukasa e afferma che un giorno si troveranno faccia a faccia su un campo da calcio e che lei lo batterà, e per riuscire nella sua impresa Midori si trasferisce a Tokyo nella scuola con la migliore squadra di calcio, che è proprio la squadra avversaria di quella di cui fa parte Tsukasa: ovviamente la scuola è strettamente maschile. E in modo altrettanto ovvio lei, che si iscrive fingendosi un ragazzo, viene subito scoperta il primo giorno al dormitorio da un compagno di calcio, Kazuma, ma essendo quest'ultimo un vero gentiluomo nasconde la sua vera identità e l'aiuta nella sua impresa.

Il modo in cui si sviluppa la storia prende un ritmo incalzante, che non lascia momento alla noia, ma non ci sono veri colpi di scena per tutta la prima parte della storia e penso che sia proprio questo a penalizzare un po' quest'opera. C'è troppa introduzione prima di arrivare al concreto, ma alla fine se non fosse così la storia sarebbe diventata troppo banale e avrebbe subito stancato: quindi penso che un bel'8 se lo meriti tutto.
Agli amanti dello shojo e a coloro che in fondo vogliono un "hana Kimi" diverso nello stile e nell'interpretazione, consiglio vivamente questo manga!