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10.0/10
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Manga straordinario, poco noto dalle nostre parti. L'opera di Fujita dovrebbe essere una pietra di paragone per tutti gli shounen moderni, tutti simili tra loro, commerciali all'ennesima potenza. Mentre le opere moderne di questo genere tendono ad appiattirsi l'una sull'altra, questo manga ha carattere da vendere sia nei personaggi che nella storia che nel disegno.

La storia parte come al solito da quello che sembra un semplice pretesto: Ushio è un ragazzo di 14 anni che trova nella cantina del tempio in cui abita (il padre è un monaco) il mostro Tora infilzato al muro con la Lancia della Bestia, arma per combattere i mostri. Libererà il mostro per poter utilizzare la lancia per sconfiggere altri mostri, mentre il sogno di Tora è quello di mangiarsi proprio Ushio.
Dopo una parte iniziale fatta per lo più da episodi singoli, inizia una vera e propria trama che lascia sempre col fiato sospeso e termina in un bellissimo finale, nulla è lasciato al caso.

Il tratto di Fujita è forte, a volte può sembrare sporco, ma è tremendamente efficace perché rende benissimo l'idea di movimento.
Durante la storia abbiamo l'evoluzione dei due protagonisti (soprattutto Ushio ma anche Tora) che sono partecipi di tanti drammi (non c'è mai il bene assoluto contro il male assoluto, anche Ushio a volte dovrà fare scelte dolorose) e tante battaglie. Queste sono molto curate e sempre diverse tra loro.
I personaggi - i vari monaci e i mostri - e le ambientazioni contribuiscono ad una atmosfera molto curata e azzeccata. Niente sembra messo lì a caso, come può accadere negli shounen moderni.

Se non lo avete ancora letto, cercatelo, procuratevelo, ne vale veramente la pena. Una pietra miliare del suo genere. Anche solo per sapere come dovrebbe essere uno shounen.