Recensione
Arms
10.0/10
Creato dalla fantasia magistrale di Kyoichi Nanatsuki e dalla superba matita di Ryoji Minagawa ci si imbatte in un mondo alquanto bizzarro, dove un gruppo di giovani "eroi" si troverà in un'estenuante lotta per la sopravvivenza e per la speranza di un futuro.
Sulla vicenda hanno una chiara influenza, voluta dall'autore stesso, Alice's adventures in wonderland e Through the looking glass and what Alice foud there - entrambe opere di Lewis Carroll -, il vecchio testamento e la mitologia legata al vaso di Pandora.
Intrigante e affascinante infatti è il capire, il collegare e il perché i vari personaggi si rispecchiano e hanno appunto i nomi tratti dalle opere di Carroll; a mio avviso un vero e proprio ingegnoso meccanismo di metafore.
Quattro sono i nostri Arms originali, ovvero esseri umani mutati dopo esperimenti genetici che sono sopravvissuti incolumi (si fa per dire) a i processi dell'insediamento nel proprio corpo di nanomacchine ricavate da meteoriti a base di silicio. Otto sono i componenti della serie di Keith nati dal Progetto Arms; cloni del primo Keith, creati e programmati tutti per agire con differenti idee per trovare la risposta a un'unica domanda: "Da dove veniamo e dove siamo diretti noi essere umani?".
Due fazioni nemiche, l'Egregori e la Bluemen, ognuna pronta a sacrificare ogni pedina della propria scacchiera per raggiungere il conseguimento del proprio obbiettivo, giusto o sbagliato che sia.
Un'avventura fuori da ogni schema logico, ricca di spunti e di riflessioni, di come a volte dietro a quello che a noi può sembrare il male e l'egoismo si possa nascondere il più banale bisogno del diritto dell'essere vivente: la libertà.
Dopo una partenza da decifrare e ingannevole ci si trova dentro ad una delle opere più coinvolgenti a livello di stile narrativo - e se vogliamo osare "filosofico" - dell'ultimo decennio.
Serie pubblicata dalla Planet manga dal 2001 al 2003, non ha conseguito i meriti che avrebbe potuto e dovuto.
Ottima è l'impaginazione, la qualità della carta, e l'inchiostratura è nitida e senza imperfezioni. Inoltre è dotato di sovracopetina che la rende davvero un'edizione deluxe, nella quale il rapporto qualità/prezzo è davvero ottimale; quattro euro a volume direi ben spesi.
Voto globale dell'opera: 10.
Valutazione dovuta dall'articolata storia, dalla sua originalità e da i sentimenti reali e dalle considerazioni che questa serie è riuscita materialmente a trasmettermi.
Cit. "Perché crede che nella mitologia greca il vaso di Pandora, pieno di disgrazie, contenesse anche la speranza?"
"Perché per l'uomo è la speranza stessa la disgrazia più grande."
Sulla vicenda hanno una chiara influenza, voluta dall'autore stesso, Alice's adventures in wonderland e Through the looking glass and what Alice foud there - entrambe opere di Lewis Carroll -, il vecchio testamento e la mitologia legata al vaso di Pandora.
Intrigante e affascinante infatti è il capire, il collegare e il perché i vari personaggi si rispecchiano e hanno appunto i nomi tratti dalle opere di Carroll; a mio avviso un vero e proprio ingegnoso meccanismo di metafore.
Quattro sono i nostri Arms originali, ovvero esseri umani mutati dopo esperimenti genetici che sono sopravvissuti incolumi (si fa per dire) a i processi dell'insediamento nel proprio corpo di nanomacchine ricavate da meteoriti a base di silicio. Otto sono i componenti della serie di Keith nati dal Progetto Arms; cloni del primo Keith, creati e programmati tutti per agire con differenti idee per trovare la risposta a un'unica domanda: "Da dove veniamo e dove siamo diretti noi essere umani?".
Due fazioni nemiche, l'Egregori e la Bluemen, ognuna pronta a sacrificare ogni pedina della propria scacchiera per raggiungere il conseguimento del proprio obbiettivo, giusto o sbagliato che sia.
Un'avventura fuori da ogni schema logico, ricca di spunti e di riflessioni, di come a volte dietro a quello che a noi può sembrare il male e l'egoismo si possa nascondere il più banale bisogno del diritto dell'essere vivente: la libertà.
Dopo una partenza da decifrare e ingannevole ci si trova dentro ad una delle opere più coinvolgenti a livello di stile narrativo - e se vogliamo osare "filosofico" - dell'ultimo decennio.
Serie pubblicata dalla Planet manga dal 2001 al 2003, non ha conseguito i meriti che avrebbe potuto e dovuto.
Ottima è l'impaginazione, la qualità della carta, e l'inchiostratura è nitida e senza imperfezioni. Inoltre è dotato di sovracopetina che la rende davvero un'edizione deluxe, nella quale il rapporto qualità/prezzo è davvero ottimale; quattro euro a volume direi ben spesi.
Voto globale dell'opera: 10.
Valutazione dovuta dall'articolata storia, dalla sua originalità e da i sentimenti reali e dalle considerazioni che questa serie è riuscita materialmente a trasmettermi.
Cit. "Perché crede che nella mitologia greca il vaso di Pandora, pieno di disgrazie, contenesse anche la speranza?"
"Perché per l'uomo è la speranza stessa la disgrazia più grande."