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Inizio questa recensione dichiarando che questa opera giovanile di Adachi è una delle sue opere migliori. In questo divergo non poco dall'opinione della maggior parte dei lettori, che accusano l'opera di essere giovanile e ancora acerba. Io invece ho trovato che a differenza di altre opere posteriori di lunghissima durata, questa sia, grazie anche alla brevità e forse la voglia di farsi conoscere, un concentrato di emozioni. Prima di tutto in quest'opera non è presente l'ossessiva presenza dello sport (normalmente baseball) che caratterizza tutte le opere successive. Inoltre la volontà di riuscire a concentrare in poche vignette molte emozioni porta a un'espressività delle vignette non ha più usata successivamente. Altra caratteristica importante, la caratterizzazione dei personaggi, a parte uno (che forse è l'autore stesso), viene effettivamente sviluppata, a differenza che in altre storie in cui buona parte dei personaggi sono solo apparizioni a scopo scenografico rispetto alla storia (ergo c'è o non c'è poco cambia); qui l'autore sembra voler dedicare spazio ognuno di essi. In questo la storia aiuta essendo suddivisa dopo il secondo volume in episodi più o meno brevi, non incentrati solo sulla cotta dei protagonisti, ma sui vari personaggi che renderanno l'eventuale scelta abbastanza complicata. Mi sembra inoltre che in questo manga sia assente il fan-service, che devo ammettere diventerà quasi un marchio benvoluto dell'autore successivamente.