Recensione
Bakuman.
10.0/10
Il mio voto non è basato alla singola storia ma a un insieme di elementi che vanno al di là del semplice apprezzamento. Ne illustro volentieri alcuni.
Ormai si sa che la maggior parte, anzi diciamo pure tutte, le opere manga (e non solo ovviamente) contengono dei cliché. Non è una cosa negativa, ma oggigiorno si tende a notare molto questi cliché rendendo l'opera pesante ai nostri occhi.
Io ho visto in Bakuman questi cliché. Il carattere dei personaggi, l'uso dei sentimenti e delle emozioni e la trama semplice. Ciò che mi ha colpito però è stata la capacità dei due autori di rendere questi cliché molto leggeri grazie all'uso di idee che mi hanno portato ad inserirmi in maniera ottimale nella storia. Hanno reso tutto molto coinvolgente sotto il punto di vista narrativo e figurativo, e ciò a mio parere è molto importante perché non importa se vengono ripresi concetti già visti e rivisti, ma importa come sei in grado di trasmetterli, e per essere un'opera manga, dove spesso il coinvolgimento si perde a lungo andare, il risultato è ottimo.
A mio parere l'idea di ambientare un manga proprio nel suo mondo è una cosa che io non avevo mai sentito prima. Inoltre si parla di argomenti quali la salute, il lavoro di un mangaka, la scuola e i rapporti interpersonali in un mix di gag e serietà che si amalgamano bene senza pesare troppo l'un l'altro.
Una cosa che invece potrebbe risultare un po' pesante, come molti avranno già detto, è il fatto che c'è molto testo. Ebbene io credo che la lettura sia una sorta di rilassamento, qualunque essa sia. Dunque la stessa cosa vale per i manga. Per Bakuman occorre un po' più di attenzione nei dialoghi rispetto ad altri manga, ma è proprio questo ciò che lo rende particolare. Le molte spiegazioni riguardanti il mondo dei manga e le continue congetture dei due protagonisti portano il lettore a dover seguire i loro ragionamenti venendone coinvolti, e ciò è una buona cosa.
Sotto l'aspetto letterario, dunque, questo manga secondo me è per lo più orientato verso persone che, come me, apprezzano la lettura in più forme e l'abilità degli autori nel comunicare emozioni ai lettori.
Essendo una persona che adora moltissimo l'arte, ho sempre considerato i manga come vere e proprie opere. Lo stile di disegno di un mangaka mi sta influenzando sempre di più ultimamente anche perché ora mi ritrovo a vedere un sacco di serie in fumetteria che hanno sempre qualcosa in comune, e dunque cerco nel disegno proprio quell'elemento unico del mangaka.
Come ho già detto prima gli autori di Bakuman sono stati molto bravi a comunicare tramite la narrazione e il disegno. L'uso del deforming (come viene chiamato nel manga appunto) è una delle cose che ho apprezzato di più nel disegno. Il tratto è pulito e per niente pesante inoltre il disegnatore ha curato ogni minimo dettaglio: dagli elementi dei vestiti e degli sfondi alle espressioni, anche quelle semplici, da gag, dei personaggi.
In poche parole, questo manga è uno di quelli che potrebbero venire ricordati a lungo. L'unico vero peccato, a mio parere, è che Bakuman è opera degli autori del già conosciuto Death Note e dunque verrà sempre paragonato e posto all'ombra di esso, impedendo di farne risaltare le qualità come si dovrebbe.
Ormai si sa che la maggior parte, anzi diciamo pure tutte, le opere manga (e non solo ovviamente) contengono dei cliché. Non è una cosa negativa, ma oggigiorno si tende a notare molto questi cliché rendendo l'opera pesante ai nostri occhi.
Io ho visto in Bakuman questi cliché. Il carattere dei personaggi, l'uso dei sentimenti e delle emozioni e la trama semplice. Ciò che mi ha colpito però è stata la capacità dei due autori di rendere questi cliché molto leggeri grazie all'uso di idee che mi hanno portato ad inserirmi in maniera ottimale nella storia. Hanno reso tutto molto coinvolgente sotto il punto di vista narrativo e figurativo, e ciò a mio parere è molto importante perché non importa se vengono ripresi concetti già visti e rivisti, ma importa come sei in grado di trasmetterli, e per essere un'opera manga, dove spesso il coinvolgimento si perde a lungo andare, il risultato è ottimo.
A mio parere l'idea di ambientare un manga proprio nel suo mondo è una cosa che io non avevo mai sentito prima. Inoltre si parla di argomenti quali la salute, il lavoro di un mangaka, la scuola e i rapporti interpersonali in un mix di gag e serietà che si amalgamano bene senza pesare troppo l'un l'altro.
Una cosa che invece potrebbe risultare un po' pesante, come molti avranno già detto, è il fatto che c'è molto testo. Ebbene io credo che la lettura sia una sorta di rilassamento, qualunque essa sia. Dunque la stessa cosa vale per i manga. Per Bakuman occorre un po' più di attenzione nei dialoghi rispetto ad altri manga, ma è proprio questo ciò che lo rende particolare. Le molte spiegazioni riguardanti il mondo dei manga e le continue congetture dei due protagonisti portano il lettore a dover seguire i loro ragionamenti venendone coinvolti, e ciò è una buona cosa.
Sotto l'aspetto letterario, dunque, questo manga secondo me è per lo più orientato verso persone che, come me, apprezzano la lettura in più forme e l'abilità degli autori nel comunicare emozioni ai lettori.
Essendo una persona che adora moltissimo l'arte, ho sempre considerato i manga come vere e proprie opere. Lo stile di disegno di un mangaka mi sta influenzando sempre di più ultimamente anche perché ora mi ritrovo a vedere un sacco di serie in fumetteria che hanno sempre qualcosa in comune, e dunque cerco nel disegno proprio quell'elemento unico del mangaka.
Come ho già detto prima gli autori di Bakuman sono stati molto bravi a comunicare tramite la narrazione e il disegno. L'uso del deforming (come viene chiamato nel manga appunto) è una delle cose che ho apprezzato di più nel disegno. Il tratto è pulito e per niente pesante inoltre il disegnatore ha curato ogni minimo dettaglio: dagli elementi dei vestiti e degli sfondi alle espressioni, anche quelle semplici, da gag, dei personaggi.
In poche parole, questo manga è uno di quelli che potrebbero venire ricordati a lungo. L'unico vero peccato, a mio parere, è che Bakuman è opera degli autori del già conosciuto Death Note e dunque verrà sempre paragonato e posto all'ombra di esso, impedendo di farne risaltare le qualità come si dovrebbe.