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Detective Conan di Gosho Aoyama è attualmente il manga giallo per eccellenza. In ogni numero sin dagli esordi ci sono crimini su crimini che il piccolo detective risolve senza posa giorno e notte con i suoi amichetti, inutili visto che tutto il lavoro lo fa lui.
Le due parole che mi vengono in mente dopo 72 numeri di serie normale e 36 della serie "special cases" è: adesso basta. Ma andiamo con ordine.

L'idea di base non è neanche male; anzi. Io anni fa iniziai vedendo l'anime in TV (come d'altronde tutti immagino) e mi piacque subito. I gialli sono una mia grande passione e vedere o leggere un'opera che fosse tale fu come la manna dal cielo. Inoltre la storia degli "uomini in nero", gruppo di assassini che agiscono per qualche losco scopo ignoto, mi stuzzicava davvero molto. Tutti penso che vogliano sapere chi sono questi uomini e cosa vogliono da Conan, o altri personaggi minori.
Il punto è questo: l'opera è troppo lunga! Il signor Aoyama ha capito che può spremere il limone finché c'è succo da spremere, ma allungare un'opera all'inverosimile come ha fatto lui ha i suoi prezzi; e in questo caso il prezzo è salatissimo.
Il manga ha perso a mio parere lo scopo iniziale che lo aveva portato ad essere il manga che lo aveva portato nell'Olimpo, cioè il fatto di essere una novità. Ora invece è caduto nell'errore in cui gli autori poco seri cadono sempre, ovvero l'ingordigia e la noia. Pur di allungare il brodo per fari tanti denari il mangaka ha fatto diventare i suoi casi tutti uguali.

Un caso tipico di Conan:
- Conan e compagnia bella vanno in vacanza/gita/far la spesa
- qualcuno "misteriosamente" muore
- iniziano le indagini col capo della omicidi - un idiota che non vedrebbe l'arma del delitto nemmeno se l'avesse in mano - e con Goro, il papà di Ran - altro che capo della polizia, è idiozia allo stato puro.
- Conan, vedendo una gomma da masticare nel bidone e un cuscino del divano fuori posto capisce chi è l'assassino
- spara del sonnifero a Goro (?) e parla con la sua voce, anche se Goro ovviamente dorme e quindi non muove la bocca, ma tanto nessuno sospetta nulla e il caso sembra sia stato risolto da lui (?!?).

Adesso, io posso capire che si tratti di un manga poliziesco ma è possibile che tutti i casi si risolvano così? Dai, come si può credere che un detective immobile palesemente svenuto sul pavimento senza muovere le labbra parli e risolva pure il caso?
Poi a livello di trama figuriamoci se il Sensei dà qualche indizio sugli uomini in nero. Su 100 e passa numeri che ha pubblicato i casi che riguardano loro si contano sulle dita di una mano.

IN SINTESI:
TRAMA: 3, tanto intrigante all'inizio quanto estremamente noiosa ora. Un bel tuffo, Sensei, complimenti!
DISEGNI: 6, niente di straordinario ma neanche penosi. Più che disegni sfogliando il manga si vedono solo una marea di scritte.
PERSONAGGI: 2, se all'inizio potevano essere simpatici ora sono insopportabili. Sempre i soliti cliché. Noia noia e noia.

IN SINTESI: 3. Un consiglio personale: aspettate che il manga finisca (cioè mai) e leggete solo i capitoli con gli uomini in nero che sono i migliori. Risparmierete un sacco di tempo e di soldi. Se volete leggere una bella opera di Aoyama leggete "Yaiba", uno shounen molto simpatico e imprevedibile. Tornando a Conan, o lo finisce entro breve dedicandosi completamente alla trama principale o verrà ricordato come manga più inutilmente lungo di sempre.