Recensione
Detective Conan
6.0/10
Il mio primo manga, quello che mi ha fatto avvicinare a questo mondo. Ho iniziato col volume 35 a 8 anni e a 12 ho deciso di leggere tutta la serie. Ma adesso... BASTA!
Leggere altri manga mi ha aperto gli occhi. Se all'inizio la storia era simpatica, ora è un disastro. Arrivano personaggi nuovi e inutili ai fini della trama ogni minuto, l'autore si gode i soldi e non la smette di allungare la storia. I disegni sono così così, ma la cosa orrenda sono i personaggi. Erano più profondi addirittura quelli di "Piccoli problemi di cuore". E non ne trovi uno che si salvi!
Shinichi è presuntuoso, perfettino e bravo in tutto, Kogoro pensa solo a birre e donne, Ran ha il quoziente intellettivo di un mollusco, Ai è più cinica del dottor House. E gli altri non sono certo meglio. No, aspettate, forse si salvano gli assassini. La cosa triste è che non cambiano mai, e ogni loro azione è prevedibile. I buoni sono buonissimi e i cattivi cattivissimi. Non esistono sfumature. Aoyama, sappi che la verità non è sempre una sola, ma ne esistono tante.
Ma perché do 6 allora? Credo che non potrò dimenticare le ore passate in biblioteca e le urla di gioia ogni volta che usciva il nuovo numero. Dopotutto alcuni casi sono davvero ingegnosi e la trama di base, quella degli uomini in nero, davvero buona.
Se volete qualcosa di più simpatico, vi consiglio Kaito Kid.
Leggere altri manga mi ha aperto gli occhi. Se all'inizio la storia era simpatica, ora è un disastro. Arrivano personaggi nuovi e inutili ai fini della trama ogni minuto, l'autore si gode i soldi e non la smette di allungare la storia. I disegni sono così così, ma la cosa orrenda sono i personaggi. Erano più profondi addirittura quelli di "Piccoli problemi di cuore". E non ne trovi uno che si salvi!
Shinichi è presuntuoso, perfettino e bravo in tutto, Kogoro pensa solo a birre e donne, Ran ha il quoziente intellettivo di un mollusco, Ai è più cinica del dottor House. E gli altri non sono certo meglio. No, aspettate, forse si salvano gli assassini. La cosa triste è che non cambiano mai, e ogni loro azione è prevedibile. I buoni sono buonissimi e i cattivi cattivissimi. Non esistono sfumature. Aoyama, sappi che la verità non è sempre una sola, ma ne esistono tante.
Ma perché do 6 allora? Credo che non potrò dimenticare le ore passate in biblioteca e le urla di gioia ogni volta che usciva il nuovo numero. Dopotutto alcuni casi sono davvero ingegnosi e la trama di base, quella degli uomini in nero, davvero buona.
Se volete qualcosa di più simpatico, vi consiglio Kaito Kid.