Recensione
Genkaku Picasso
7.0/10
Sinceramente mi aspettavo di più dall'autore di 51 modi per salvarla, che, al contrario di quello che dicono in molti, ho trovato veramente bello.
Qui ho ritrovato lo stesso splendido disegno, delle ambientazioni e dei dettagli così belli che a volte rimani fermo a guardare la pagina; inoltre questo suo modo di disegnare gli oggetti e gli animali con quel tratto "peloso" mi fa impazzire. In questo Usamaru Furuya è un vero fuoriclasse.
La storia lascia un po' insoddisfatti, cerca in tutti i modi di emergere ma alla fine non ce la fa. Hikari, il protagonista, soprannominato Picasso, è un ragazzo complessato e un po' depresso, che per carattere allontana tutto e tutti, tranne la matita e i fogli per disegnare; questo fa sì che venga allontanato da tutti nella sua classe, tutti tranne Chiaki, una ragazza bellissima e dolcissima che invece lo segue come una sorta di protettrice.
All'inizio del manga si assiste ad un evento che fa partire a storia: Chiaki muore in un incidente, ritornando da Picasso sotto forma di tenero angioletto ed affidando al ragazzo una missione. Picasso, quindi, acquisisce il potere di guardare nell'anime delle persone e di proiettare quello che vede su un foglio da disegno; ovviamente, per il carattere che ha, inizialmente non è felice della cosa, ma poi la cosa evolve verso soluzioni a dire il vero non proprio inaspettate.
L'autore incornicia ogni capitolo con l'animo di un amico/a di Picasso rendendo la cosa un pochino monotona, in più a volte Picasso non fa molto per aiutare gli altri, ma semplicemente gli eventi portano ad una risoluzione dei problemi. Si cerca di toccare temi profondi e toccanti, ma a volte si scade nel banale e nello scontato.
Il finale è bellino, non eccezionale, ma risolleva tutta l'opera rendendolo un manga che per essere di 3 numeri è godibile (fosse stato di 10 numeri tutti come il secondo non so se avrei resistito).
Il voto 7 deriva da un mix, la storia purtroppo è un 5, il disegno è un 9, in più non mi sento di sconsigliarlo proprio perché il finale è bellino.
Mah, se siete attratti dalla trama leggetelo, vedrete delle belle tavole, ma se avete altre scelte lasciate perdere.
Qui ho ritrovato lo stesso splendido disegno, delle ambientazioni e dei dettagli così belli che a volte rimani fermo a guardare la pagina; inoltre questo suo modo di disegnare gli oggetti e gli animali con quel tratto "peloso" mi fa impazzire. In questo Usamaru Furuya è un vero fuoriclasse.
La storia lascia un po' insoddisfatti, cerca in tutti i modi di emergere ma alla fine non ce la fa. Hikari, il protagonista, soprannominato Picasso, è un ragazzo complessato e un po' depresso, che per carattere allontana tutto e tutti, tranne la matita e i fogli per disegnare; questo fa sì che venga allontanato da tutti nella sua classe, tutti tranne Chiaki, una ragazza bellissima e dolcissima che invece lo segue come una sorta di protettrice.
All'inizio del manga si assiste ad un evento che fa partire a storia: Chiaki muore in un incidente, ritornando da Picasso sotto forma di tenero angioletto ed affidando al ragazzo una missione. Picasso, quindi, acquisisce il potere di guardare nell'anime delle persone e di proiettare quello che vede su un foglio da disegno; ovviamente, per il carattere che ha, inizialmente non è felice della cosa, ma poi la cosa evolve verso soluzioni a dire il vero non proprio inaspettate.
L'autore incornicia ogni capitolo con l'animo di un amico/a di Picasso rendendo la cosa un pochino monotona, in più a volte Picasso non fa molto per aiutare gli altri, ma semplicemente gli eventi portano ad una risoluzione dei problemi. Si cerca di toccare temi profondi e toccanti, ma a volte si scade nel banale e nello scontato.
Il finale è bellino, non eccezionale, ma risolleva tutta l'opera rendendolo un manga che per essere di 3 numeri è godibile (fosse stato di 10 numeri tutti come il secondo non so se avrei resistito).
Il voto 7 deriva da un mix, la storia purtroppo è un 5, il disegno è un 9, in più non mi sento di sconsigliarlo proprio perché il finale è bellino.
Mah, se siete attratti dalla trama leggetelo, vedrete delle belle tavole, ma se avete altre scelte lasciate perdere.