Recensione
Death Note
3.0/10
Death Note, un manga di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata. Un manga che molti definiscono un capolavoro, ma che io non trovo così esaltante.
Un manga che anziché dodici volumi ne sarebbe potuto durare due.
La trama la conoscono tutti, Light, il migliore studente del Giappone, troppo intelligente per seguire la lezioni vede cadere dal cielo un quaderno nero. Perciò terminate le lezioni va a raccoglierlo e scopre che grazie ad esso può uccidere chiunque egli voglia. E allora decide di uccidere tutti i cattivoni in primis, e dopo coloro che sono un peso per la società, come ad esempio le persone senza lavoro, o quelle pigre. Così si erige a nuovo Dio del mondo. Senza pensare che forse qualcuno proverà a fermarlo.
Ed è qui che entra in gioco colui che ha reso i primi volumi interessanti e che mi ha costretto a rileggere più volte ogni pagina a causa dei ragionamenti contorti che faceva: il grande detective L.
A sentirlo nominare ti viene in mente un adulto, una persona seria, tutto lavoro; invece ci ritroviamo questo qua, una persona senza né capo né coda, incapace di vivere come un qualsiasi essere umano, che mangia solo ed esclusivamente dolci e che ha circa la stessa età del protagonista.
Beh questo è un manga, quindi può succedere di tutto no?
Perciò nel 2° volume L ha già capito che Light è colui che sta uccidendo i cattivoni. Allora tanto valeva far finire il manga e non far attendere i lettori per altri 10 volumi. Del resto che senso ha avuto aggiungere ragionamenti sempre più complessi fino a far venire la nausea al lettore per poi ridurli a delle cose banali dalla metà dell'opera in poi? Ma gli autori hanno voluto continuare, e così è venuta un fuori una cosa decisamente noiosa, nonostante poi siano subentrati nuovi personaggi, come Mello e Near, anch'essi dei piccoli detective, ma molto meno capaci di L.
In conclusione DN, che quasi tutti hanno elevato a "miglior manga di sempre", non l'ho trovato affatto interessante, se non per i primi 2-3 volumi. Quindi se volete leggere per trovare uno shounen un po' diverso dagli altri altri fate pure, ma non aspettatevi, alla fine, che vi rimanga un messaggio, un qualcosa, perché il manga finisce nel nulla.
Un manga che anziché dodici volumi ne sarebbe potuto durare due.
La trama la conoscono tutti, Light, il migliore studente del Giappone, troppo intelligente per seguire la lezioni vede cadere dal cielo un quaderno nero. Perciò terminate le lezioni va a raccoglierlo e scopre che grazie ad esso può uccidere chiunque egli voglia. E allora decide di uccidere tutti i cattivoni in primis, e dopo coloro che sono un peso per la società, come ad esempio le persone senza lavoro, o quelle pigre. Così si erige a nuovo Dio del mondo. Senza pensare che forse qualcuno proverà a fermarlo.
Ed è qui che entra in gioco colui che ha reso i primi volumi interessanti e che mi ha costretto a rileggere più volte ogni pagina a causa dei ragionamenti contorti che faceva: il grande detective L.
A sentirlo nominare ti viene in mente un adulto, una persona seria, tutto lavoro; invece ci ritroviamo questo qua, una persona senza né capo né coda, incapace di vivere come un qualsiasi essere umano, che mangia solo ed esclusivamente dolci e che ha circa la stessa età del protagonista.
Beh questo è un manga, quindi può succedere di tutto no?
Perciò nel 2° volume L ha già capito che Light è colui che sta uccidendo i cattivoni. Allora tanto valeva far finire il manga e non far attendere i lettori per altri 10 volumi. Del resto che senso ha avuto aggiungere ragionamenti sempre più complessi fino a far venire la nausea al lettore per poi ridurli a delle cose banali dalla metà dell'opera in poi? Ma gli autori hanno voluto continuare, e così è venuta un fuori una cosa decisamente noiosa, nonostante poi siano subentrati nuovi personaggi, come Mello e Near, anch'essi dei piccoli detective, ma molto meno capaci di L.
In conclusione DN, che quasi tutti hanno elevato a "miglior manga di sempre", non l'ho trovato affatto interessante, se non per i primi 2-3 volumi. Quindi se volete leggere per trovare uno shounen un po' diverso dagli altri altri fate pure, ma non aspettatevi, alla fine, che vi rimanga un messaggio, un qualcosa, perché il manga finisce nel nulla.