Recensione
Maison Ikkoku
9.0/10
Maison Ikkoku è un manga di Rumiko Takahashi pubblicato in Giappone nel 1980, mentre in Italia viene pubblicata grazie a Star Comics solo nel 1998 in 27 volumi sottiletta.
Il manga racconta la storia della giovane vedova Kyoko Otonashi, amministratrice della Maison Ikkoku di proprietà del defunto marito Soichiro, e dello studente spiantato Yusaku Godai, che cerca si diventare maestro di scuola.
Godai, perdutamente innamorato di Kyoko ma nell'impossibilità di dichiarare il suo amore a causa della sua posizione sociale ancora precaria, dovrà in tutti i modi contrastare il suo rivale in amore, il bel e ricco Shun Mitaka, che cercherà con ogni sotterfugio di sposare la bella vedova.
Il finale è il più scontato e prevedibile che ci poteva essere, <b>spoiler</b> con il matrimonio tra i due protagonisti e la nascita della loro figlia, <b>fine spoiler</b> ma per questo è forse il più bello e quello che aspetta di leggere il lettore fin dall'inizio della storia.
Il rapporto tra i due protagonisti risulta molto verosimile e reale, lei molto orgogliosa e gelosa che non vuole ammettere di provare qualcosa verso il giovane studente, e lui che non riesce a trovare il coraggio per dichiarare i suoi sentimenti e che si fa trasportare dagli altri creando mille malintesi.
L'autrice ci mostra una galleria di personaggi tutti stani e divertenti, c'è la libertina Akemi Roppongi, la pettegola Hanae Ichinose e lo stano Yotsuya, che in molte occasione rubano la scena ai due protagonisti.
I disegni come in ogni opera della Takahashi sono molto semplice e migliorano nel corso della storia, ma in questo manga la cosa più importante è la storia, dolce e romantica, ma allo stesso tempo anche divertente e spensierata.
Il mio voto è un bel 9 per un capolavoro, un'opera d'arte che è stata innovativa per il suo tempo e che è stata una fonte d'ispirazione per molti autori di manga e che ha influenzato molte opere essendo un capostipite del genere.
Il manga racconta la storia della giovane vedova Kyoko Otonashi, amministratrice della Maison Ikkoku di proprietà del defunto marito Soichiro, e dello studente spiantato Yusaku Godai, che cerca si diventare maestro di scuola.
Godai, perdutamente innamorato di Kyoko ma nell'impossibilità di dichiarare il suo amore a causa della sua posizione sociale ancora precaria, dovrà in tutti i modi contrastare il suo rivale in amore, il bel e ricco Shun Mitaka, che cercherà con ogni sotterfugio di sposare la bella vedova.
Il finale è il più scontato e prevedibile che ci poteva essere, <b>spoiler</b> con il matrimonio tra i due protagonisti e la nascita della loro figlia, <b>fine spoiler</b> ma per questo è forse il più bello e quello che aspetta di leggere il lettore fin dall'inizio della storia.
Il rapporto tra i due protagonisti risulta molto verosimile e reale, lei molto orgogliosa e gelosa che non vuole ammettere di provare qualcosa verso il giovane studente, e lui che non riesce a trovare il coraggio per dichiarare i suoi sentimenti e che si fa trasportare dagli altri creando mille malintesi.
L'autrice ci mostra una galleria di personaggi tutti stani e divertenti, c'è la libertina Akemi Roppongi, la pettegola Hanae Ichinose e lo stano Yotsuya, che in molte occasione rubano la scena ai due protagonisti.
I disegni come in ogni opera della Takahashi sono molto semplice e migliorano nel corso della storia, ma in questo manga la cosa più importante è la storia, dolce e romantica, ma allo stesso tempo anche divertente e spensierata.
Il mio voto è un bel 9 per un capolavoro, un'opera d'arte che è stata innovativa per il suo tempo e che è stata una fonte d'ispirazione per molti autori di manga e che ha influenzato molte opere essendo un capostipite del genere.