Recensione
Card Captor Sakura
9.0/10
<b>[Possibili spoiler.]</b>
Card Captor Sakura è un majokko ideato e disegnato dalle Clamp, pubblicato in Italia nel 1999 ed edito da Star Comics in 12 volumi, è forse l'opera più conosciuta e che ha venduto di più in tutto il mondo anche grazie alla serie animata tratta dal manga.
Card Captor Sakura è l'opera che non ti aspetti delle Clamp, è un manga del tutto diverso dalle opere precedenti del quartetto di Osaka, sicuramente è indirizzato ad un pubblico di bambine in età scolare, ma che anche i grandi farebbero bene a leggere così imparerebbero qualcosa. Un'opera che si differenzia dagli altri majokko tanto in voga negli anni '90, per il suo alone di mistero e i colpi di scena tipici delle opere targate Clamp.
La storia è molto semplice, la piccola Sakura rompe per caso il sigillo e apre così un misterioso libro che contiene le Claw Card, la nostra piccola protagonista insieme al buffo Kero-chan, guardiano del libro e custode delle carte in esso custodite, inizierà la ricerca e la cattura delle carte sparse per tutta la città, che se lasciate libere combinerebbero molti guai.
Quello che viene di più sviluppato dalle autrici è il rapporto che si viene a creare tra i vari personaggi, mentre la cattura delle carte passa quasi sempre in secondo piano.
La piccola Sakura viene aiutata nella sua ricerca delle carte dall'amica Tomoyo, che confezionerà diversi e stravaganti abiti, indossati da Sakura durante la cattura delle carte. Tomoyo, quasi ossessionata dall'amica, sembra quasi provare qualcosa per Sakura. Poi c'è Shaoran Li, un ragazzo cinese che prima è rivale di Sakura, infatti anche lui vuole catturare le carte di Clow, poi diventerà amico di Sakura fino ad innamorarsi di lei.
Un altro rapporto molto bello e interessante è quello tra il fratello della nostra protagonista, Touya, e il suo amico di scuola Yukito, che si rivelerà essere il secondo guardiano delle carte di Clow: tra i due c'è un forte legame, i due ragazzi rappresentano a tutti gli effetti una coppia omosessuale. La bravura delle autrici sta nel non mostrarci nulla di volgare o eclatante, tutto è solo accennato e velato, è il lettore che deve cogliere il seno e il messaggio che le autrici ci vogliono mostrare.
Le autrici ci fanno capire che l'amore, qualsiasi esso sia -tra un padre e una figlia, tra un ragazzo e una ragazza, tra due amiche, oppure tra un ragazzo e un altro ragazzo - deve essere rispettato e mai discriminato, se si tratta di amore vero e puro va difeso e mai giudicato.
I disegni come al solito sono bellissimi, molto gradevoli e puliti come è nello stile delle Clamp, gli abiti che indossa Sakura sono qualcosa di stupendo, molto eccentrici e sfarzosi, i volti dei vari protagonisti sono molto espressivi e comunicativi.
Il voto che do a questo manga è un 9 pieno per un'opera dolce e delicata che colpisce non tanto per la storia in sé, ma per il messaggio che intende lanciare, un'opera adatta sicuramente ai più piccoli, che però i grandi dovrebbero leggere per riflettere un po'.
Card Captor Sakura è un majokko ideato e disegnato dalle Clamp, pubblicato in Italia nel 1999 ed edito da Star Comics in 12 volumi, è forse l'opera più conosciuta e che ha venduto di più in tutto il mondo anche grazie alla serie animata tratta dal manga.
Card Captor Sakura è l'opera che non ti aspetti delle Clamp, è un manga del tutto diverso dalle opere precedenti del quartetto di Osaka, sicuramente è indirizzato ad un pubblico di bambine in età scolare, ma che anche i grandi farebbero bene a leggere così imparerebbero qualcosa. Un'opera che si differenzia dagli altri majokko tanto in voga negli anni '90, per il suo alone di mistero e i colpi di scena tipici delle opere targate Clamp.
La storia è molto semplice, la piccola Sakura rompe per caso il sigillo e apre così un misterioso libro che contiene le Claw Card, la nostra piccola protagonista insieme al buffo Kero-chan, guardiano del libro e custode delle carte in esso custodite, inizierà la ricerca e la cattura delle carte sparse per tutta la città, che se lasciate libere combinerebbero molti guai.
Quello che viene di più sviluppato dalle autrici è il rapporto che si viene a creare tra i vari personaggi, mentre la cattura delle carte passa quasi sempre in secondo piano.
La piccola Sakura viene aiutata nella sua ricerca delle carte dall'amica Tomoyo, che confezionerà diversi e stravaganti abiti, indossati da Sakura durante la cattura delle carte. Tomoyo, quasi ossessionata dall'amica, sembra quasi provare qualcosa per Sakura. Poi c'è Shaoran Li, un ragazzo cinese che prima è rivale di Sakura, infatti anche lui vuole catturare le carte di Clow, poi diventerà amico di Sakura fino ad innamorarsi di lei.
Un altro rapporto molto bello e interessante è quello tra il fratello della nostra protagonista, Touya, e il suo amico di scuola Yukito, che si rivelerà essere il secondo guardiano delle carte di Clow: tra i due c'è un forte legame, i due ragazzi rappresentano a tutti gli effetti una coppia omosessuale. La bravura delle autrici sta nel non mostrarci nulla di volgare o eclatante, tutto è solo accennato e velato, è il lettore che deve cogliere il seno e il messaggio che le autrici ci vogliono mostrare.
Le autrici ci fanno capire che l'amore, qualsiasi esso sia -tra un padre e una figlia, tra un ragazzo e una ragazza, tra due amiche, oppure tra un ragazzo e un altro ragazzo - deve essere rispettato e mai discriminato, se si tratta di amore vero e puro va difeso e mai giudicato.
I disegni come al solito sono bellissimi, molto gradevoli e puliti come è nello stile delle Clamp, gli abiti che indossa Sakura sono qualcosa di stupendo, molto eccentrici e sfarzosi, i volti dei vari protagonisti sono molto espressivi e comunicativi.
Il voto che do a questo manga è un 9 pieno per un'opera dolce e delicata che colpisce non tanto per la storia in sé, ma per il messaggio che intende lanciare, un'opera adatta sicuramente ai più piccoli, che però i grandi dovrebbero leggere per riflettere un po'.