Recensione
Play Boy Blues
8.0/10
Play Boy Blues è un manga yaoi pubblicato in Italia nel 2011 in tre volumi grazie a Ronin Manga, è un'opera ideata e disegnata da Shiuko Kano, un'autrice emergente.
Shinobu è un affascinante e bellissimo ragazzo che dal giorno alla mattina decidere di lasciare il suo lavoro molto remunerativo come host per diventare un semplice operaio edile, perché stufo della vita molto stressante che faceva. Accanto a Shinobu c'è Junsuke, giovane e promettente giocatore di baseball, che a causa di un infortunio decide di diventare lui stesso un host, aiutato dal suo amante, cioè Shinobu, che lo inizierà alla nuova professione insegnandogli tutto quello che sa. Mentre Junsuke è molto innamorato di Shinobu e vuole instaurare con quest'ultimo un rapporto di coppia basato sulla fedeltà e sul rispetto, Shinobu invece non vuole legarsi del tutto a Junsuke e si concederà anche qualche scappatella, però alla fine capirà di amare veramente Junsuke e di poter far affidamento su di lui nei momenti difficili.
I disegni sono molto belli e dettagliati, i corpi statuari dei due protagonisti sono molto proporzionati, i volti bellissimi e molto espressivi, i due protagonisti sono forse fin troppo belli, quasi da sembrare poco reali, sembrano delle divinità scese in terra.
L'edizione della Ronin Manga non è niente male, anche se forse il prezzo di 6,90 è un po' troppo alto considerando il fatto che i lettori italiani hanno dovuto tribolare non poco per leggere questo manga, visto che la sua uscita è stata rimandata numerose volte.
Di quest'opera esiste anche un prequel della stessa autrice, Play Boy Blues Zero, che si può anche non leggere prima di Play Boy Blues visto che con quest'ultimo non ha quasi nulla in comune, e pò essere considerata un'opera a parte.
Sicuramente Play Boy Blues non è un'opera per tutti, ma soltanto per gli amanti del genere yaoi visto le numerose scene di sesso molto esplicite, comunque è una lettura senza pretese, anche se in alcuni punti vengono trattati argomenti molto seri e importanti come il rapporto dei due giovani protagonisti con la propria famiglia, che oltre ad essere omosessuali lavorano anche in un host club.
Il mio voto per quest'opera è un bell'8 pieno, sia per i disegni molto belli che per la storia a volte divertente e a volte che fa riflettere.
Shinobu è un affascinante e bellissimo ragazzo che dal giorno alla mattina decidere di lasciare il suo lavoro molto remunerativo come host per diventare un semplice operaio edile, perché stufo della vita molto stressante che faceva. Accanto a Shinobu c'è Junsuke, giovane e promettente giocatore di baseball, che a causa di un infortunio decide di diventare lui stesso un host, aiutato dal suo amante, cioè Shinobu, che lo inizierà alla nuova professione insegnandogli tutto quello che sa. Mentre Junsuke è molto innamorato di Shinobu e vuole instaurare con quest'ultimo un rapporto di coppia basato sulla fedeltà e sul rispetto, Shinobu invece non vuole legarsi del tutto a Junsuke e si concederà anche qualche scappatella, però alla fine capirà di amare veramente Junsuke e di poter far affidamento su di lui nei momenti difficili.
I disegni sono molto belli e dettagliati, i corpi statuari dei due protagonisti sono molto proporzionati, i volti bellissimi e molto espressivi, i due protagonisti sono forse fin troppo belli, quasi da sembrare poco reali, sembrano delle divinità scese in terra.
L'edizione della Ronin Manga non è niente male, anche se forse il prezzo di 6,90 è un po' troppo alto considerando il fatto che i lettori italiani hanno dovuto tribolare non poco per leggere questo manga, visto che la sua uscita è stata rimandata numerose volte.
Di quest'opera esiste anche un prequel della stessa autrice, Play Boy Blues Zero, che si può anche non leggere prima di Play Boy Blues visto che con quest'ultimo non ha quasi nulla in comune, e pò essere considerata un'opera a parte.
Sicuramente Play Boy Blues non è un'opera per tutti, ma soltanto per gli amanti del genere yaoi visto le numerose scene di sesso molto esplicite, comunque è una lettura senza pretese, anche se in alcuni punti vengono trattati argomenti molto seri e importanti come il rapporto dei due giovani protagonisti con la propria famiglia, che oltre ad essere omosessuali lavorano anche in un host club.
Il mio voto per quest'opera è un bell'8 pieno, sia per i disegni molto belli che per la storia a volte divertente e a volte che fa riflettere.