Recensione
Raqiya
10.0/10
Recensione di ~{ L i l l y
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Per quanto non mi piaccia scrivere recensioni prima di aver finito la serie, la faccio comunque, visto che quanto pare si tirerà per le lunghe.
Comincio parlando dei disegni, davvero eccezionali, curati in ogni minimo dettaglio sia sui paesaggi sia sui personaggi stessi; le espressività date hanno un qualcosa di impareggiabile con molti altri manga letti da me, rispecchiano in modo assoluto le varie espressioni e sensazioni dei personaggi nel momento determinato.
La caratterizzazione dei personaggi c'è e, per quanto possa esser difficile in un'opera, non cozza mai con le varie situazioni o con i principi dei personaggi stessi.
La storia è davvero molto molto interessante, originale e innovativa (chi sfoglia un manga spesso e volentieri non si immagina di incontrare storie così "pesanti e profonde"), ricca di suspense, ricca inoltre di molte nozioni, e per quanto possa diventare movimentata, sopratutto nell'ultimo volume, non mancano di certo riflessioni - cosa che generalmente accade, della serie "tanta azione e poco cervello".
Trovo molto azzeccata la presenza di "sessualità blasfema", così citata, dato che nella storia delle religioni, tutte le religioni, è sempre stato così: l'unione del sacro al profano è sempre avvenuta attraverso la sessualità; essa è sempre stata il simbolo chiave della "tentazione"; quindi , a mio avviso, non è da additare come una "banale e fastidiosa interpretazione libera dell'autore", ma secondo me tutt'al più come "realtà storico-religiosa riportata fedelmente". Quando si leggono opere di certo "calibro" trattanti di religione, credo che bisogna mettere un po' all'angolo i propri preconcetti religiosi.
L'unica pecca che mi sento di annotare è il fatto delle spiegazioni: essendo "Raqiya" una serie abbastanza pesante e ricca di concetti nuovi per molti, avrei ritenuto opportune maggiori spiegazioni (visto che nell'ultimo volume si perdono un po'), come dei piccoli riassunti o spiegazioni più esaurienti verso le ultime pagine. Però non mi sembra opportuno abbassare la valutazione dell'opera a causa delle mie ignoranze in materia.
Sicuramente un'opera da leggere senz'altro.
Comincio parlando dei disegni, davvero eccezionali, curati in ogni minimo dettaglio sia sui paesaggi sia sui personaggi stessi; le espressività date hanno un qualcosa di impareggiabile con molti altri manga letti da me, rispecchiano in modo assoluto le varie espressioni e sensazioni dei personaggi nel momento determinato.
La caratterizzazione dei personaggi c'è e, per quanto possa esser difficile in un'opera, non cozza mai con le varie situazioni o con i principi dei personaggi stessi.
La storia è davvero molto molto interessante, originale e innovativa (chi sfoglia un manga spesso e volentieri non si immagina di incontrare storie così "pesanti e profonde"), ricca di suspense, ricca inoltre di molte nozioni, e per quanto possa diventare movimentata, sopratutto nell'ultimo volume, non mancano di certo riflessioni - cosa che generalmente accade, della serie "tanta azione e poco cervello".
Trovo molto azzeccata la presenza di "sessualità blasfema", così citata, dato che nella storia delle religioni, tutte le religioni, è sempre stato così: l'unione del sacro al profano è sempre avvenuta attraverso la sessualità; essa è sempre stata il simbolo chiave della "tentazione"; quindi , a mio avviso, non è da additare come una "banale e fastidiosa interpretazione libera dell'autore", ma secondo me tutt'al più come "realtà storico-religiosa riportata fedelmente". Quando si leggono opere di certo "calibro" trattanti di religione, credo che bisogna mettere un po' all'angolo i propri preconcetti religiosi.
L'unica pecca che mi sento di annotare è il fatto delle spiegazioni: essendo "Raqiya" una serie abbastanza pesante e ricca di concetti nuovi per molti, avrei ritenuto opportune maggiori spiegazioni (visto che nell'ultimo volume si perdono un po'), come dei piccoli riassunti o spiegazioni più esaurienti verso le ultime pagine. Però non mi sembra opportuno abbassare la valutazione dell'opera a causa delle mie ignoranze in materia.
Sicuramente un'opera da leggere senz'altro.