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"Full Metal Alchemist" può definirsi uno shonen atipico, iniziando dai due protagonisti, Edward ed Alphonse sono due alchimisti. E l' alchimia è una scienza con delle regole ben precise: per poter trasformare qualcosa devi dare qualcosa di uguale valore. Questa è la legge dello scambio equo: come impareranno ben presto i due fratelli, che nel tentativo di resuscitare con l'alchimia la loro defunta madre dovranno cedere parte dei loro corpi, per riaverli indietro dovranno mettersi in cerca della pietra filosofale, ma si ritroveranno immischiati in un qualcosa più grande di loro...
In FMA non ci sono saghe, la storia segue un disegno tracciato fin dall'inizio, la Arakawa ha ideato personaggi caratterizzati benissimo, e ognuno ha il suo ruolo specifico all'interno della trama, densa di momenti d'azione, ma anche di gag. I combattimenti ci sono eccome, ma non ci sono colpi o tecniche speciali o allenamenti super intensivi come in altri manga...

La storia in crescendo ha il pregio di saper catturare lo spettatore, soprattutto nella parte finale del manga. Io vi consiglio di leggere gli ultimi 10 o 11 volumi tutti d'un fiato come ho fatto io, in questo modo lo apprezzerete ancora di più.