Recensione
Maison Ikkoku
10.0/10
Recensione di beniohanamura
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Maison Ikkoku è una delle opere più famose della Takahashi. Questa mangaka ha disegnato molte storie, ognuna diversa dall'altra come trama e fantasia e ovviamente caratterizzate da un tratto inconfondibile.
A differenza di altre opere famose come Ranma ½ , Inuyasha e Lamù, dove i temi dell'amore, della fedeltà e dell'amicizia sono affrontati in maniera ironica e abbastanza comica (seppur con una morale di fondo), Maison Ikkoku parla di una storia molto seria e profonda.
Tutto comincia con l'incontro dei nostri protagonisti, Godai e Kyoko: lui è uno studente che alloggia in una pensione un po' bizzarra, con dei coinquilini strambi che non lo lasciano mai in pace, mentre Kyoko arriva a fare l'amministratrice di questo stabile.
Godai è subito folgorato dalla bella o soprattutto misteriosa ragazza, mentre lei risulta sempre molto fredda e distaccata, nasconde infatti un passato travagliato in cui ha perso il marito; si viene a sapere che le è stato dato quel lavoro dal suocero per cercare di aiutarla ad uscire dallo stato di depressione in cui era caduta dopo essere diventata vedova.
Grazie ai coinquilini, agli ammiratori di Kyoko e alle corteggiatrici giovanissime di Godai (che dopo essere stato per anni un ronin riuscirà a diventare insegnate!) si creano tra i due moltissimi fraintendimenti e situazioni ambigue, tanto che la svolta decisiva ci sarà negli ultimi tre numeri in cui la trama diventa davvero profonda.
A differenza di altre opere della stessa autrice ho trovato questo finale molto molto soddisfacente, degno della fama del manga e dello stesso anime, credo sia la sua opera migliore.
A questo manga non manca niente, non è ne banale né troppo serio, parla di amore e solitudine, soddisfazioni e delusioni, gioie e paure della vita, coronamento di sogni e cambio di ideali; ogni personaggio, principale, secondario o comparsa che sia, racconta uno spicchio della sua vita che ci ricorda qualche persona della vita reale o qualche momento della nostra crescita, non mancano nemmeno gli animali da compagnia, chi non ricorda Soichiro? Quel cane bianco con quegli occhi "particolari"!
Vi consiglio davvero di leggere questo manga ormai leggenda!
A differenza di altre opere famose come Ranma ½ , Inuyasha e Lamù, dove i temi dell'amore, della fedeltà e dell'amicizia sono affrontati in maniera ironica e abbastanza comica (seppur con una morale di fondo), Maison Ikkoku parla di una storia molto seria e profonda.
Tutto comincia con l'incontro dei nostri protagonisti, Godai e Kyoko: lui è uno studente che alloggia in una pensione un po' bizzarra, con dei coinquilini strambi che non lo lasciano mai in pace, mentre Kyoko arriva a fare l'amministratrice di questo stabile.
Godai è subito folgorato dalla bella o soprattutto misteriosa ragazza, mentre lei risulta sempre molto fredda e distaccata, nasconde infatti un passato travagliato in cui ha perso il marito; si viene a sapere che le è stato dato quel lavoro dal suocero per cercare di aiutarla ad uscire dallo stato di depressione in cui era caduta dopo essere diventata vedova.
Grazie ai coinquilini, agli ammiratori di Kyoko e alle corteggiatrici giovanissime di Godai (che dopo essere stato per anni un ronin riuscirà a diventare insegnate!) si creano tra i due moltissimi fraintendimenti e situazioni ambigue, tanto che la svolta decisiva ci sarà negli ultimi tre numeri in cui la trama diventa davvero profonda.
A differenza di altre opere della stessa autrice ho trovato questo finale molto molto soddisfacente, degno della fama del manga e dello stesso anime, credo sia la sua opera migliore.
A questo manga non manca niente, non è ne banale né troppo serio, parla di amore e solitudine, soddisfazioni e delusioni, gioie e paure della vita, coronamento di sogni e cambio di ideali; ogni personaggio, principale, secondario o comparsa che sia, racconta uno spicchio della sua vita che ci ricorda qualche persona della vita reale o qualche momento della nostra crescita, non mancano nemmeno gli animali da compagnia, chi non ricorda Soichiro? Quel cane bianco con quegli occhi "particolari"!
Vi consiglio davvero di leggere questo manga ormai leggenda!