Recensione
Koibana!
3.0/10
Koibana.
Uno dei primi shojo che ho letto. Inizialmente questo manga offriva prospettive molto interessanti nonostante la trama non fosse delle più originali. Alla fine della fiera c'era solo una trama scadente che si riduceva al solito rincorrere il ragazzo più figo della scuola. "il mio cuore dice di seguirlo, ma la mia testa no, cosa devo fare? " (frase non letterale ma quasi), ma per piacere.
Il vero problema sta nella caratterizzazione dei personaggi. Prendiamo i due protagonisti: lei è la solita ragazzina senza arte ne parte (se non si tiene conto della sua smodata passione per fiocchetti e pizzi che sinceramente ho trovato leggermente bambinesca e poco consona al tema trattato), lui è il solito ragazzo freddo che non prova nessun sentimento o gioia (a parte maltrattare la tipa che lo lascia fare senza una parola di protesta?!) osannato da ogni ragazza della scuola e preso come divinità dai suoi coetanei.
Nulla di nuovo all'orizzonte all'inizio del fumetto, non ho interrotto il manga per il semplice motivo che per un breve momento si è intravisto uno sprazzo di luce dettato dalla ragazza di Chikai che avrebbe potuto dare una svolta al fumetto. Speranza svanita nel giro di poco. Ora, tutti i personaggi sono disegnati secondo stereotipi (non dico che ogni tanto lo stereotipo sia malvagio ma va usato con molta cautela) o vengono presentati con caratteri talmente assurdi da apparire quasi grotteschi (una professoressa non ha nulla di meglio da fare che mettersi a ficcanasare nella vita privata delle studentesse presupponendo che ognuna di loro abbia una qualche bega amorosa per le mani?). Alla fine non c'è stata nessuna crescita psicologica di nessuno dei personaggi.
Ho finito il fumetto, con molta fatica, poichè volevo vedere dove andasse a parare (amaramente delusa). Avrei fatto meglio a smettere per tempo e rivolgere il mio sguardo verso qualcos'altro. A differenza di personaggi e trama i disegni meritano un bel voto. I disegno è tipico dello shojuo, nulla da dire, ben curato e ricco di particolari che distolgono un pò dalla trama scadente.
Uno dei primi shojo che ho letto. Inizialmente questo manga offriva prospettive molto interessanti nonostante la trama non fosse delle più originali. Alla fine della fiera c'era solo una trama scadente che si riduceva al solito rincorrere il ragazzo più figo della scuola. "il mio cuore dice di seguirlo, ma la mia testa no, cosa devo fare? " (frase non letterale ma quasi), ma per piacere.
Il vero problema sta nella caratterizzazione dei personaggi. Prendiamo i due protagonisti: lei è la solita ragazzina senza arte ne parte (se non si tiene conto della sua smodata passione per fiocchetti e pizzi che sinceramente ho trovato leggermente bambinesca e poco consona al tema trattato), lui è il solito ragazzo freddo che non prova nessun sentimento o gioia (a parte maltrattare la tipa che lo lascia fare senza una parola di protesta?!) osannato da ogni ragazza della scuola e preso come divinità dai suoi coetanei.
Nulla di nuovo all'orizzonte all'inizio del fumetto, non ho interrotto il manga per il semplice motivo che per un breve momento si è intravisto uno sprazzo di luce dettato dalla ragazza di Chikai che avrebbe potuto dare una svolta al fumetto. Speranza svanita nel giro di poco. Ora, tutti i personaggi sono disegnati secondo stereotipi (non dico che ogni tanto lo stereotipo sia malvagio ma va usato con molta cautela) o vengono presentati con caratteri talmente assurdi da apparire quasi grotteschi (una professoressa non ha nulla di meglio da fare che mettersi a ficcanasare nella vita privata delle studentesse presupponendo che ognuna di loro abbia una qualche bega amorosa per le mani?). Alla fine non c'è stata nessuna crescita psicologica di nessuno dei personaggi.
Ho finito il fumetto, con molta fatica, poichè volevo vedere dove andasse a parare (amaramente delusa). Avrei fatto meglio a smettere per tempo e rivolgere il mio sguardo verso qualcos'altro. A differenza di personaggi e trama i disegni meritano un bel voto. I disegno è tipico dello shojuo, nulla da dire, ben curato e ricco di particolari che distolgono un pò dalla trama scadente.