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9.0/10
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Gag manga, questo sconosciuto, almeno da noi.
Seriamente, mancavano queste storie nonsense, racchiuse in capitoli da sedici pagine senza capo ne coda, ideate e illustrate da un Hideo Azuma irrefrenabile. Incontrollabile.

Si parte da Nanako, innanzitutto, studentessa liceale stupidotta dagli straordinari poteri esp, la vedremo volare, sollevare pesi, distruggere muri, ma a causa del suo carattere mansueto viene sfruttata dai suoi compagni di scuola per le mansioni più banali. Sarà Yotsuya, cinico e intelligentissimo studente, a prendere Nanako sotto la sua tutela per farne una valorosa giustiziera, fondando così la Supergirl Company, ma con il suo morboso attaccamento al denaro non si farà alcun problema a sfruttare i poteri dell'ingenua Nanako allo scopo di arricchirsi. Ancor più rispetto alla versione animata, Yotsuya sembrerebbe totalmente privo di scrupoli arrivando più volte a "vendere" letteralmente Nanako a chiunque ne abbia il potere, nemici compresi.
Terzo membro della Supergirl Company è l'occhialuto Iidabashi, il buono della situazione, aspirante mangaka che ha incontrato Nanako per strada e a quanto pare prova qualcosa per lei.

Come in ogni gag manga, i personaggi fissi si limitano ad un gruppo ristretto lasciando agli altri sporadiche apparizioni. Tra questi è curioso segnalare due antagonisti, il Dottor Ishikawa, che in molti ricorderanno anche nell'anime con il suo impermeabile, e il Dottor O-Tomo. Particolarità di questi due personaggi è la loro ispirazione da due mangaka esistenti e all'epoca in contatto con l'autore: Jun Ishikawa, rivale di Azuma sulla stessa rivista ("Just Comic"), e l'altro è ben noto anche da noi: Katsuhiro Otomo, ma le citazioni al mondo manga in generale e non solo sono di una quantità impressionante, impensabile anche solo elencarle.

Facile affermare che Nanako SOS, come molte delle opere di Hideo Azuma inedite da noi, siano il prototipo del lolicon-manga, con la sua protagonista dalle grosse caviglie più volte sottoposta a sevizie, spogliarelli e quant'altro senza che questa opponga grande resistenza, prima di risolvere tutto con suoi poteri, Nanako non è quindi solo ingenua ma anche alquanto passiva e rinunciataria, accettando, con un ambiguo quanto inusuale autocompiacimento, di essere sfruttata dal prossimo.
Ma Nanako SOS è anche una rappresentazione pop del moderno Giappone del boom economico '70/'80, frenetico e cinico, in rottura con il suo passato e alla continua ricerca del successo, del comodo, del veloce, con il mondo dell'editoria preso qui più volte di mira e che porterà letteralmente all'esaurimento lo stesso autore spingendolo a rompere con tutto e tutti e a fuggire di casa nel 1989 (esperienza narrata poi da lui stesso nel manga autobiografico "The Disappearance Diary").

Splendida l'edizione italiana a cura di Magic Press, ispirata alla ristampa definitiva giapponese del 2005 comprendente sovraccoperta, pagine a colori, numerosi extra a fine volume e 3 nuovi capitoli disegnati da Azuma tra il 2001 e il 2003, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Un manga da avere, per chi è sempre in cerca di nuovi stimoli di importanza storica, magari non è Gundam o Ashita no Joe, e non è una comicità alla portata di tutti, così diversa da quella attuale, ma l'esploratore passa anche da qui, dai vicoli delle serie gag più spensierate, ma non banali, per consumare, conservare, divulgare.