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8.0/10
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Kaitou Saint Tail di Megumi Tachikawa pubblicato in patria nel 1995 narra le avventure della quattordicenne Meimi Haneoka, una solare e allegra ragazzina che di notte si "trasforma" nella ladra Saint Tail (Coda Santa) per recuperare oggetti più o meno di valore che sono stati trafugati alle 'povere pecorelle" smarrite che chiedono il suo aiuto.
Meimi non è proprio una ragazza normale, la sua famiglia è composta da papà Gen'ichiro abile prestigiatore allegro e sincero, e dalla energica mamma Eimi ex ladra un tempo conosciuta col nome di Lucifer.
Ad aiutare Meimi/Saint Tail, ed a conoscere il suo segreto è Seira Mimori sua compagna di classe (entrambe frequentano l'istituto Saint PaulIa) e giovane novizia che dopo gli orari di scuola indossa l'abito bianco ed ascolta le confessioni delle varie persone, da lei carinamente chiamate pecorelle smarrite, che sono state truffate affidano le loro preoccupazioni e preghiere a Dio, con questo sistema Meimi viene a conoscenza delle sue nuove missioni ed entra in azione.
Come ogni storia "guardie e ladri" che si rispetti non poteva mancare il detective alla continua cattura della nostra eroina, si tratta di un altro compagno di classe di Meimi, il giovane Daiki Asuka per tutti Asuka jr. per distinguerlo da suo padre anche lui investigatore.
Asuka, i cui sforzi per acciuffare la ladra sono stati riconosciuti dal Sindaco da cui a avuto l'incarico di arrestarla, ha una vera e propria passione, che sfocerà poi in ossessione ed altro ancora...) nel corso della storia, per Saint Tail volendo essere l'unico a catturarla, riuscendo a capire che dietro i furti della ladra c'é sempre una ragione e riuscendo a stabilire con lei un feeling molto particolare, la prova è che ogni missione di Saint Tail è preceduta da un messaggio personale indirizzato ad giovane detective.
A chiudere il cerchio ci sono altre due persone (sempre compagni di classe) che metteranno più o meno i bastoni tra le ruote ad Asuka/Meimi, la prima è Rina Takamiya nipote del sindaco che innamoratasi di Asuka cercherà in tutti i modi di catturare per prima la ladra, riuscendo anche ad intuire la vera identità di Saint Tail, pur di allontanare il pensiero della ladra dalla mente del giovane.
L'altro è il giovane reporter Manato Sawatari sempre alla ricerca di uno scoop.
Le avventure della ladra Saint Tail, che appartiene comunque al genere delle majokko, si susseguono in capitoli per lo più autoconclusivi, ma non per questo risulta essere noiosa o ripetitiva, il tratto della Tachikawa è l'emblema del Kawaii anni '90 dove tutti i personaggi sono disegnati in maniera fresca, pulita ed appunto graziosa (con occhioni luccicanti a farla da padrone) le tavole sono costruite con una leggerezza ed armonia che rendono la lettura piacevole e mai confusa, ma è nelle illustrazioni a colori che la Sensei Tachikawa dà il meglio di se con uso sapiente di acquerelli e sfumature.
La pubblicazione italiana è stata definita da molti travagliata, essendo stata pubblicata nella rivista/contenitore "Amici" della Star Comics nel 1997. Se si pensa che fino a quell'anno di shoujo non se ne vedeva neanche mezzo, eccezione fatta per Sailor Moon, non mi sento di biasimare le scelte della casa editrice visto che in un colpo solo hanno fatto conoscere ben quattro storie insieme al pubblico italiano. Quello che potrebbero fare ora è ripubblicarla in versione monografica visto che secondo me la Sensei merita altre opportunità di essere pubblicata ancora in Italia da Star Comics o altre case editrici.
La storia nel finale è promossa a pieni voti e suggerisco la lettura di quest'opera a tutti visto la piacevolezza con cui si legge augurandovi di passare delle piacevoli ore di puro stile Kawaii.