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"Suki dakara suki", manga delle Clamp, pubblicato in Giappone nel 1999, narra la vita quotidiana della dolce Hinata Asashi.
Hinata è di quanto più puro ed ingenuo esista al mondo, cosa che stona se si pensa che è già una studentessa delle superiori.
Per lei non esistono cose cattive, e cerca di avvicinarsi alla vita sempre con un atteggiamento positivo e solare.
Vive in una casa molto grande con pochi mobili, praticamente è quasi spoglia, con l'unica compagnia dei suoi orsacchiotti di peluche Waka e Tono.
La vita di Hinata cambia quando fa la conoscenza del trentenne Shiro Aso, suo nuovo vicino di casa, che si scoprirà essere poi il suo nuovo professore.
Questo incontro scatenerà in Hinata qualcosa che non ha mai provato prima nella sua vita, che sembra volutamente solitaria escludendo poche amicizie scolastiche. Questo nuovo sentimento inizierà a crescere e riempire tutta la sua esistenza facendo apprezzare ancora di più tutto quello che la circonda.
Ma in un manga delle Clamp non tutto è quello che sembra, Hinata nasconde un qualche segreto che riguarda la sua vita e che sembra condizionarla molto.
Anche Shiro non sembra "solo" un professore, ma sembra essere molto interessato alla nostra protagonista, cosa notata da tutti nel manga tranne che dalla protagonista.
Nel susseguirsi della storia si farà la conoscenza di altri personaggi, alcuni dei quali sembrano essere dei corrispettivi di Hinata e Shiro.
Si arriverà alla conclusione, forse un po' banale e sbrigativa per quanto riguarda il segreto di Hinata, ed estremamente "Classic Shoujo" per quanto riguarda il finale, come se le Clamp avessero premura di finire il prima possibile.
Nota carina l'idea poi sfruttata anche in "Chobits", della storia nella storia raccontata tramite i libri illustrati, che sembrano narrare proprio le avventure dei due protagonisti.
Pubblicato in Italia dalla Star Comics nel 2007 nel formato economico, ma di buona qualità, l'albo non presenta pagine a colori e la carta non è trasparente.
Per quanto riguarda il tratto questo non è il mio preferito delle Clamp, troppo abbozzato, i volti sono troppo inespressivi, e gli sfondi sono quasi del tutto assenti, la regia delle tavole è buona (in puro stile Clamp) però anche l'esperienza del quartetto di Osaka non riesce a far decollare la storia, che come detto è troppo frettolosa in alcuni punti e soprattutto sul finale, questa volta l'esperimento stilistico e narrativo non è andato a buon fine. 
Come voto finale non mi sento di darne uno troppo basso o addirittura negativo. Consiglio questo manga solo ai fan più sfegatati delle Clamp, o alle ragazzine alle prese con la prima cotta.