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8.0/10
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"Kilari" è uno shojo manga di An Nakahara edito da Star Comics. Il primo volume che ho comprato di questo manga è stato il decimo, in Francia, perchè volevo leggere qualcosa in francese di non pesante. La copertina della Glenat era "sberluccicosa", e non avendo ancora molta esperienza con i manga (avevo da poco iniziato a leggere il mio primo manga "Hime-chan no ribbon", quindi Kilari era il secondo) l'ho comprato. La storia, pur essendo partita da uno degli ultimi volumi, risultava chiara, così ho letto su internet gli altri volumi (in totale sono 14) e acquistato gli ultimi due.
Sinceramente non vedo perchè questo manga sia tanto disprezzato. Ok, forse rispetto ad altre opere può essere considerata una bambinata, ma a suo modo è capace di coinvolgere il lettore.
Trama: Kilari Tsukishima è una golosissima ragazzina di 15 anni, sempre allegra e sorridente, un po' tonta ma sempre positiva. Non le interessa il mondo dello spettacolo, nonostante tutti le facciano i complimenti per il suo viso carino. Poi un giorno per pura casualità s'imbatte in un ragazzo bellissimo, che si scoprirà essere un cantante del duo SHIPS. Le regala un biglietto per il concerto, lei ci va, ma l'altro membro del duo non è molto carino con lei e glielo strappa. Allora in qualche modo Kilari s'intrufola nell'edificio in cui si tiene il concerto e... dovrete scoprirlo voi. La trama non è propriamente delle più originali, ed effettivamente le vicende durante il corso della storia saranno piuttosto ripetitive e già viste. Però l'ingenuità della piccola Kilari e la sua allegria conquistano subito chi legge, ci si immedesima in lei e si prova antipatia (ma a volte si ride anche) per tutte quelle persone invidiose che vogliono ostacolare la sua ascesa come idol. Nel suo piccolo sa essere coinvolgente e anche sapendo come andrà a finire un'avventura, si è curiosi di capire in quale modo riuscirà Kilari a cavarsela.
Personaggi: Kilari è sicuramente la meglio caratterizzata tra tutti personaggi, golosa, ingenua e sempre, perennemente sorridente. Potrebbe risultare anche un po' odiosa, visto che non ha particolari abilità o talento che la possano far risaltare come idol, se non l'allegria e la spontaneità. In ogni caso non si riesce a vederla come una antipatica, è troppo kawaii! Poi i due membri degli Ships sono a loro volta caratterizzati, però si capisce subito che sono due clichè shojo: Hiroto, il ragazzo arrogante ma dal cuore d'oro, Seiji, quello che sembra non capire niente ma che invece ne sa una più del diavolo. Nonostante la banalità del carattere dei due, risultano azzeccati e non perdono la propria personalità nella storia. Il gattino di Kilari, Na-san, come un po' tutti gli animali in questo manga, sono personificati e umanizzati in modo impressionante, tanto che spesso, più che Kilari e compagnia briscola, risaltano più questi ultimi. Rendono la storia ulteriormente frizzante e allegra. Tutti gli altri personaggi antagonisti, a erte Erina e Fubuki, tendono a scomparire nel nulla dopo uno o due episodi, ma d'altronde è più che giusto che lascino posto ad altri personaggi. Questi perlopiù partono con l'idea di "distruggere la carriera di Kilari" con polipi volanti e baggianate varie, per poi arrendersi di fronte alla realtà. Non mancano poi gli ammiratori di Kilari, come Arashi o Cloudy, ma serviranno per lo più a costituire scenette comiche (di cui questo manga è pieno zeppo).
Disegni: freschi e tipicamente shojo, sono più simili ai disegni degli anime: gli occhi sono grandi ed espressivi, la testa è larga e spigolosa, i corpi magri. Nel caso di Kilari, lei è stata disegnata un po' troppo magra rispetto alla grandezza della testa, gli occhi sono enormi (io li adoro, ma magari a qualcuno non piacciono!), ma per il resto, come i vestitini da idol, sono disegnati molto bene. I profili non sono taglienti e i nasi non sono enormi. Anche i ragazzi in generale sono disegnati bene, le proporzioni di questi sono un po' più azzeccate rispetto a quelle femminili. Vi è un uso abusato ma divertente di chibi e immagini kawaii, che rendono l'atmosfera giocosa. L'autrice ha uno stile tutto suo, che incontra pareri molto contrastanti (la schiera dei realistici e quella dei "proporzioni come vengono").
Il messaggio offerto dalla Nakahara è quella di sorridere sempre di fronte alle difficoltà e che con l'impegno si può ottenere tutto ciò che si vuole. Non manca la tematica amorosa degli shojo, che personalmente mi ha presa molto. Consiglio questo manga alle amanti degli shojo, ma piuttosto che comprarlo prendetevelo da internet. Se non sopportate i chibi non ve lo consiglio nemmeno un po', se li amate, invece, prendetelo subito. Se cercate novità, cambiate genere.