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3.0/10
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Alcuni titoli non è che non mi piacciano ma proprio mi ributtano ed è questo il caso “To Love-Ru”, ma analizziamo con calma i difetti che me lo hanno fatto odiare.
Yuki Riito è il classico giapponese di 15 anni sfigato che è perdutamente innamorato di una sua compagna di classe di nome Haruna, dopo l'ennesimo tentativo fallimentare di dichiarare il suoi sentimenti si dirige a casa con la coda tra le gambe e tornato a casa decide di farsi un bel bagno.
E indovinate un po' cosa può trovare un normale ragazzo nella sua vasca da bagno? Ma ovviamente una gnocca da paura completamente nuda: si chiama Lala ed è la principessa di un pianeta alieno fuggita perché obbligata a sposarsi con uno degli svariati pretendenti al trono. Riito aiuterà a fuggire Lala dagli inseguitori inviati dal padre per riportarla a casa. Il giorno dopo Riito si decide a dichiararsi ad Haruna ma per sbaglio si confessa a Lala creando un fraintendimento colossale ritrovandosi così a coabitare con un aliena follemente innamorata che se ne gironzola mezza nuda per casa, a per l'appunto il nostro caro Yuki vive a casa da solo con la sorella ovviamente con i genitori sempre fuori casa in modo fargli fare tutto quello che vuole.
Ma non finisce qui il nostro fortunato Riito così si ritrova in un triangolo amoroso con la tettuta Lala e la timida Haruna ma all'autore questo di certo non bastava così tempesta il protagonista con una vaganonata di fi** trasformando così questo manga nell'ennesimo harem squallidissimo diviso in millemila capitoli auto-conclusivi il cui unico scopo è mostrare le rotondità delle spasimanti di Yuki. Così la storia già debole per essere la brutta copia di Lamù diventa inesistente per essere rimpiazzata da gag basate esclusivamente sull'ecchi che porteranno a un finale inesistente.
Un altro grande difetto di questo manga sono i personaggi la cui profondità è paragonabile a quella di una pozzanghera, tutti stereotipati piatti e scontati, l'unico personaggio che si salva è Yami, gli altri sono uno sfacelo sopratutto le varie ragazze che sbavano per il protagonista la cui caratterizzazione si può riassumere in una parola: tette.
Una cosa però la bisogna ammettere To love-ru ha dei disegni molto validi, peccato che la storia e i personaggi non lo siano altrettanto.