Recensione
GE - Good Ending
4.0/10
Okay dai. Sasuga Kei ci ha provato. Ha provato a creare una bella storia romantica, qualcosa che potesse dare le basi per l'avvenire. E ha miseramente fallito.
Questa è la terza recensione sul manga, e gli altri due hanno dato un 10 e un 9. Okay, ci stanno come voti, fino al volume 7-8 a tirarla lunga. Ma poi un 4 è davvero regalato. Procediamo con ordine.
Iniziamo dalla trama: classico studente liceale senza nessun sogno per il futuro che è innamorato perso di una sua senpai (Shou), che però neanche lo conosce. Inizialmente la sua compagnia è composta da soli altri due ragazzi: il classico figo che rimorchia tutte (Izumi) e il classico sfigato (Kouno) bravo solo in uno sport (baseball nella fattispecie).
Comunque subito nella storia appare una nuova ragazza, Yuki, che, al fine di ritrovare la fiducia nell'amore, fiducia che aveva perso a causa di un trauma, decide di aiutare Seiji, il nostro protagonista.
Questa è la premessa del manga, nulla di nuovo credo, ma la storia inizialmente è piacevole, non eccede in nulla e non cade nel ridicolo. Attenzione, ho detto "inizialmente". Beh, almeno non c'è la tipica riccona con la villa in stile imperiale o la sacerdotessa del tempio.
Comunque arriveranno presto altre comparse, per prima Eri, una ragazza disposta a tutto per conquistare il suo primo amore, e poi Risa. Ecco, con Risa cadiamo nel banale più sfacciato: Kouhai a scuola e collega al lavoro; Seji si mostrerà il primo a essere gentile con lei, che se ne innamorerà perdutamente. (Strano, vero?) Ovviamente, dato che ancora la maggiorata di turno non c'era, Risa ha un seno spropositato, e non mancheranno scene equivoche al riguardo.
Altri tre personaggi sono rilevanti nella storia:
una ragazza più piccola di Seiji di tre anni (Rico) che diventerà la sua "sorellona" e Mei, un genio pazzo due anni più grande, che sarà la spalla del protagonista nei momenti più bui. Entrambe conosciute grazie alla sua passione per la fotografia.
Infine abbiamo Tooru, la causa del trauma di Yuki. Che porterà a una serie assurda di eventi.
Bene! L'introduzione ai personaggi è finita, quindi ora potrete capire meglio le critiche mosse alla storia.
I primi 7-8 volumi alternano le vicende del trio Shou-Seiji-Yuki. E qua la narrazione è piacevole e bella, a parte gli stereotipi dei personaggi.
Poi cadiamo nel ridicolo.
Non voglio spoilerare niente, ma ci sono almeno 30 capitoli assolutamente inutili, messi lì solo per perder tempo, che non fanno altro che rovinare la storia. Una storia il cui proseguo è sempre più forzato e prevedibile. Inoltre si viene a scoprire tutta la verità rispetto al trauma che ha fatto perdere la fiducia nell'amore di Yuki (che coinvolge il suo ex-ragazzo). E questa verità appare in un certo senso forzata, anche se fattibile, entro certi limiti.
Dopo il capitolo 86, che potrebbe considerarsi il punto fin cui vale la pena leggere, troviamo un susseguirsi di situazioni irreali e assurde. La storia perde anche quello spessore che aveva inizialmente e non vale più la pena leggerla.
Modificherò la recensione se andando avanti nella lettura il manga si riprenderà, ma ormai è un caso perso.
Passiamo ora allo stile di disegno. Inizialmente anche questo è buono, poi i lineamenti dei personaggi "perdono" la forma. Per esempio le gambe che diventano più sottili, personalmente non mi piacciono molto. Per quanto riguarda invece i volti e le espressioni non c'è una grande varietà, sono sempre quelli. Anche se non al punto da scambiare un personaggio per un altro.
Altra pesante critica che muovo all'autrice è l'incapacità di gestire i personaggi e le situazioni. In un capitolo di norma non appaiono più di tre dei protagonisti o dei coprotagonisti. E ci sono personaggi che spariscono per decine e decine di capitoli, per quanto ne sappiamo potrebbero essere morti. E a volte a sparire per 5-6 capitoli è proprio la ragazza del protagonista. Assurdo.
Gli sfondi a volte sono totalmente inesistenti, per il resto sono molto semplici.
Il ritmo di narrazione è lento, 138 capitoli raccontano poco più di un anno della vita di Seiji, non ci sono molti salti temporali, però spesso troviamo capitoli che non servono a niente, messi palesemente lì per far numero.
Tirando le somme:
Bello da leggere fino al capitolo 69, fino all'86 se volete allungare un po'. Poi assolutamente da interrompere. Cade nella banalità e nell'assurdo, molti personaggi si perdono di vista. Le storie dei co-protagonisti sembrano solo dei tappabuchi, ma se approfondite potrebbero diventare interessanti quanto la storia principale.
Il disegno ha un bel tratto che cambia col proseguire del manga (in meglio o in peggio sta al gusto personale), ma spesso mancano gli sfondi e le espressioni dei personaggi sono molto simili.
Voto: 7 fino all'86, 2 dal seguito. I mezzi voti non esistono quindi 4.
Questa è la terza recensione sul manga, e gli altri due hanno dato un 10 e un 9. Okay, ci stanno come voti, fino al volume 7-8 a tirarla lunga. Ma poi un 4 è davvero regalato. Procediamo con ordine.
Iniziamo dalla trama: classico studente liceale senza nessun sogno per il futuro che è innamorato perso di una sua senpai (Shou), che però neanche lo conosce. Inizialmente la sua compagnia è composta da soli altri due ragazzi: il classico figo che rimorchia tutte (Izumi) e il classico sfigato (Kouno) bravo solo in uno sport (baseball nella fattispecie).
Comunque subito nella storia appare una nuova ragazza, Yuki, che, al fine di ritrovare la fiducia nell'amore, fiducia che aveva perso a causa di un trauma, decide di aiutare Seiji, il nostro protagonista.
Questa è la premessa del manga, nulla di nuovo credo, ma la storia inizialmente è piacevole, non eccede in nulla e non cade nel ridicolo. Attenzione, ho detto "inizialmente". Beh, almeno non c'è la tipica riccona con la villa in stile imperiale o la sacerdotessa del tempio.
Comunque arriveranno presto altre comparse, per prima Eri, una ragazza disposta a tutto per conquistare il suo primo amore, e poi Risa. Ecco, con Risa cadiamo nel banale più sfacciato: Kouhai a scuola e collega al lavoro; Seji si mostrerà il primo a essere gentile con lei, che se ne innamorerà perdutamente. (Strano, vero?) Ovviamente, dato che ancora la maggiorata di turno non c'era, Risa ha un seno spropositato, e non mancheranno scene equivoche al riguardo.
Altri tre personaggi sono rilevanti nella storia:
una ragazza più piccola di Seiji di tre anni (Rico) che diventerà la sua "sorellona" e Mei, un genio pazzo due anni più grande, che sarà la spalla del protagonista nei momenti più bui. Entrambe conosciute grazie alla sua passione per la fotografia.
Infine abbiamo Tooru, la causa del trauma di Yuki. Che porterà a una serie assurda di eventi.
Bene! L'introduzione ai personaggi è finita, quindi ora potrete capire meglio le critiche mosse alla storia.
I primi 7-8 volumi alternano le vicende del trio Shou-Seiji-Yuki. E qua la narrazione è piacevole e bella, a parte gli stereotipi dei personaggi.
Poi cadiamo nel ridicolo.
Non voglio spoilerare niente, ma ci sono almeno 30 capitoli assolutamente inutili, messi lì solo per perder tempo, che non fanno altro che rovinare la storia. Una storia il cui proseguo è sempre più forzato e prevedibile. Inoltre si viene a scoprire tutta la verità rispetto al trauma che ha fatto perdere la fiducia nell'amore di Yuki (che coinvolge il suo ex-ragazzo). E questa verità appare in un certo senso forzata, anche se fattibile, entro certi limiti.
Dopo il capitolo 86, che potrebbe considerarsi il punto fin cui vale la pena leggere, troviamo un susseguirsi di situazioni irreali e assurde. La storia perde anche quello spessore che aveva inizialmente e non vale più la pena leggerla.
Modificherò la recensione se andando avanti nella lettura il manga si riprenderà, ma ormai è un caso perso.
Passiamo ora allo stile di disegno. Inizialmente anche questo è buono, poi i lineamenti dei personaggi "perdono" la forma. Per esempio le gambe che diventano più sottili, personalmente non mi piacciono molto. Per quanto riguarda invece i volti e le espressioni non c'è una grande varietà, sono sempre quelli. Anche se non al punto da scambiare un personaggio per un altro.
Altra pesante critica che muovo all'autrice è l'incapacità di gestire i personaggi e le situazioni. In un capitolo di norma non appaiono più di tre dei protagonisti o dei coprotagonisti. E ci sono personaggi che spariscono per decine e decine di capitoli, per quanto ne sappiamo potrebbero essere morti. E a volte a sparire per 5-6 capitoli è proprio la ragazza del protagonista. Assurdo.
Gli sfondi a volte sono totalmente inesistenti, per il resto sono molto semplici.
Il ritmo di narrazione è lento, 138 capitoli raccontano poco più di un anno della vita di Seiji, non ci sono molti salti temporali, però spesso troviamo capitoli che non servono a niente, messi palesemente lì per far numero.
Tirando le somme:
Bello da leggere fino al capitolo 69, fino all'86 se volete allungare un po'. Poi assolutamente da interrompere. Cade nella banalità e nell'assurdo, molti personaggi si perdono di vista. Le storie dei co-protagonisti sembrano solo dei tappabuchi, ma se approfondite potrebbero diventare interessanti quanto la storia principale.
Il disegno ha un bel tratto che cambia col proseguire del manga (in meglio o in peggio sta al gusto personale), ma spesso mancano gli sfondi e le espressioni dei personaggi sono molto simili.
Voto: 7 fino all'86, 2 dal seguito. I mezzi voti non esistono quindi 4.