Recensione
The Innocent
5.0/10
"The Innocent" mi ha attratta subito per la bellezza del disegno e per la trama un po' banale ma piacevole. Il fatto che si trattasse poi di un numero unico mi ha fatto sorvolare sul prezzo, giustificato poi dalla bella edizione.
Ash è un ex detective condannato a morte per un crimine non commesso. Angel, il suo "angelo custode", deve guidarlo nella sua missione: ad Ash, infatti, è stata concessa la possibilità di tornare sulla Terra per poter aiutare altra gente accusata ingiustamente. In supporto, come ci suggerisce il suo nome, potrà manovrare la cenere. Ovviamente il protagonista non si lascerà sfuggire l'occasione per portare a termine le questioni lasciate in sospeso - anzi, si occuperà quasi solamente della vendetta.
Andando avanti con la lettura si delinea la vicenda di Ash, legata alla solita associazione criminale che comanda su ogni cosa, e alla sua dolce sorellina in stato di coma.
Le aspettative iniziali sono, ahimè, state ampiamente deluse. I disegni sono belli ma poco caratteristici, ogni personaggio assomiglia agli altri, come tanti piccoli cloni. Inoltre si può notare benissimo come il disegnatore si sia impegnato maggiormente nel disegno di copertina (sia quella esterna che quella interna prima che inizi il manga) che non nella stesura dei capitoli. La differenza si vede, sembra quasi che il tutto sia stato confezionato in fretta e furia per poter lanciare sul mercato un nuovo prodotto atto a riempire qualche buco editoriale.
La storia poi è sviluppata frettolosamente e risulta essere banale e basta; qualche capitolo in più non avrebbe guastato. Il protagonista torna in vita, si vendica e tutto finisce lì, la trama non viene arricchita da ulteriori elementi. Oltre a lui, poco emergono tutti gli altri, che sono poco caratterizzati; i retroscena riguardanti il passato dell'ex detective sono presentati in maniera a dir poco confusionaria.
Mi sono dovuta concentrare fortemente solo per comprendere che, alla fine, si trattava di una storia come tante, senza quel tocco in più: tanto mistero atto solo a coprire la banalità.
Il voto finale è 5 e mezzo, ma soggettivamente lo reputo più sul 5 che sul 6.
Non lo consiglio, non è un manga pessimo ma nemmeno piacevole: insignificante, più che altro. Una storia che non aggiunge niente di nuovo e non permette nemmeno di rilassarsi nella lettura. Come questo manga ce ne sono molti altri: non si distingue dalla massa se non per la copertina e l'edizione accattivante.
Ash è un ex detective condannato a morte per un crimine non commesso. Angel, il suo "angelo custode", deve guidarlo nella sua missione: ad Ash, infatti, è stata concessa la possibilità di tornare sulla Terra per poter aiutare altra gente accusata ingiustamente. In supporto, come ci suggerisce il suo nome, potrà manovrare la cenere. Ovviamente il protagonista non si lascerà sfuggire l'occasione per portare a termine le questioni lasciate in sospeso - anzi, si occuperà quasi solamente della vendetta.
Andando avanti con la lettura si delinea la vicenda di Ash, legata alla solita associazione criminale che comanda su ogni cosa, e alla sua dolce sorellina in stato di coma.
Le aspettative iniziali sono, ahimè, state ampiamente deluse. I disegni sono belli ma poco caratteristici, ogni personaggio assomiglia agli altri, come tanti piccoli cloni. Inoltre si può notare benissimo come il disegnatore si sia impegnato maggiormente nel disegno di copertina (sia quella esterna che quella interna prima che inizi il manga) che non nella stesura dei capitoli. La differenza si vede, sembra quasi che il tutto sia stato confezionato in fretta e furia per poter lanciare sul mercato un nuovo prodotto atto a riempire qualche buco editoriale.
La storia poi è sviluppata frettolosamente e risulta essere banale e basta; qualche capitolo in più non avrebbe guastato. Il protagonista torna in vita, si vendica e tutto finisce lì, la trama non viene arricchita da ulteriori elementi. Oltre a lui, poco emergono tutti gli altri, che sono poco caratterizzati; i retroscena riguardanti il passato dell'ex detective sono presentati in maniera a dir poco confusionaria.
Mi sono dovuta concentrare fortemente solo per comprendere che, alla fine, si trattava di una storia come tante, senza quel tocco in più: tanto mistero atto solo a coprire la banalità.
Il voto finale è 5 e mezzo, ma soggettivamente lo reputo più sul 5 che sul 6.
Non lo consiglio, non è un manga pessimo ma nemmeno piacevole: insignificante, più che altro. Una storia che non aggiunge niente di nuovo e non permette nemmeno di rilassarsi nella lettura. Come questo manga ce ne sono molti altri: non si distingue dalla massa se non per la copertina e l'edizione accattivante.