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5.0/10
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Will O' Wisp fa parte di quel filone di manga nato non da un soggetto originale, un romanzo o un anime, bensì un videogioco. Onestamente non sono una grande conoscitrice di videogiochi e tanto meno di quello da cui è tratto questo manga, non so se la storia sia stata mantenuta conforme all'originale né la trama, quindi non posso pronunciarmi che sulla versione cartacea. Generalmente questo tipo di prodotti lasciano il tempo che trovano poiché vengono realizzati soltanto per compiacere i fans del videogioco in questione o per attirarne di nuovo, ne conseguono manga un po' raffazzonati, riadattati per poter carpire l'attenzione di un pubblico il più possibile vasto, di solito molto alleggeriti e sintetizzati rispetto all'originale e anche meno riusciti. Will O' Wisp non esce da questi canoni; la storia, non del tutto banale ma trattata in maniera superficiale e sbrigativa, ha una base tipicamente shojo-harem con l'eroina protagonista dolce, indifesa e naturalmente attorniata da uno stuolo di uomini bellissimi (qui gli uomini sono bambole ma pazienza…), ognuno dei quali ricalca le varie tipologie di bishonen.
La fortunata della situazione è Hanna, una dollmaker che sa creare "bambole elementari" ovvero bambole provviste di una sorta di "anima" rudimentale e autocoscienza; sarà proprio una di queste bambole, Will (il belloccio in copertina insomma), trovata da Hanna nella bottega del nonno, a innescare una serie di eventi che trascinerà la protagonista nel vivo della vicenda, a scoprire misteri a lei legati e a conoscere altri esemplari, altrettanto fascinosi, di bambole animate.

Lei è piuttosto scialba e monodimensionale, i bambolotti sono bellocci che sanno di già visto ma hanno poca sostanza e personalità, sono davvero bambole, e qualche volume in più avrebbe sicuramente giovato sia ad un approfondimento della storia sia ad una migliore caratterizzazione dei personaggi. Due soli volumi, infatti, costringono a sviluppare la storia troppo frettolosamente, facendo svanire così l'occasione di produrre un lavoro, se non memorabile, almeno un po' più curato e meglio gestito, considerando il fatto che in se l'idea non era malvagia. Nel complesso la storia ha sfumature romantiche, ma non ci sono vere e proprie storie d'amore alla base delle vicende, come accade spesso negli shojo di questo tipo, sono soprattutto allusioni. Una cosa che non ho proprio capito e non so se si tratti di un errore nella scheda, è il motivo per cui questa serie sia stata etichettata come smut viso che in Will o Wisp non mi è parso di notare nessun elemento che lo possa accostare a questo genere, perciò chi pensa di acquistarlo credendo di trovarci situazioni ambigue o ragazze discinte prenderà una grossa cantonata!
Gradevoli i disegni, in linea con lo stile che sembra piacere molto alle lettrici più giovani, e in generale riuscito tutto l'apparato grafico.
Manghetto shojo di poche pretese, leggero e di lettura scorrevole, non vi cambierà la vita ma neanche ve la rovinerà irrimediabilmente! Francamente, per il prezzo proposto dall'editore, si può trovare molto meglio, ma potrebbe piacere a certe estimatrici dello shojo romantico e con venature dark/fantastiche che cercano un lavoretto breve e non impegnativo.