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8.0/10
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Veramente bello, uno dei migliori tra gli shounen!
L'unico problema dell'opera sta nel finale (ma da quel che ho capito è stata la casa editrice a tagliare i fondi all'autore); unico motivo per cui l'opera non prende 10!
E' difficile fare una recensione esaustiva del manga senza immettere troppi spoiler; la trama, sicuramente molto originale, è molto ben orchestrata con continui colpi di scena. Riesce a coinvolgere il lettore in ogni istante e senza mai bloccarsi su banalità o quant'altro. Il manga non è strutturato in saghe, la narrazione è continuativa e non stanca.
In sostanza la storia racconta di un mondo alternativo in cui alcuni umani vengono catapultati indipendentemente dalla loro volontà; il collegamento tra quello che potremmo definire come "mondo reale" e Psyren (questo misterioso mondo) avviene tramite schede telefoniche; ogni scheda è caratterizzata da dei punti (una sorta di "traffico disponibile"); queste vengono fornite ai malcapitati da un essere misterioso di nome Nemesis Q, nome ormai associato a inspiegabili sparizioni di persone in Giappone. L'alone di mistero che coinvolge questa misteriosa figura ha portato alcuni ad offrire ricompense per ottenere le fantomatiche "schede del telefono", in modo da scoprire la verità.
Il protagonista dell'opera è un ragazzo che, per capire cosa fosse successo ad una cara amica d'infanzia scomparsa, riesce ad entrare in Psyren; qui troverà una landa desolata, popolata da particolari creature dalle strane fattezze con poteri particolari. Non sarà da solo, incontrerà anche altre persone a cui Nemesis Q ha dato la possibilità di visitare il misterioso mondo, tra cui un vecchio amico e la ragazza scomparsa. Chi entra in Psyren non può uscirne se non ricercando un telefono che consenta il collegamento con il mondo reale; le così dette "chiamate" che consentono l'ingresso sono invece casuali, nessuno può sapere quando avverranno. In questo mondo, i vari pg scopriranno nuovi poteri e capacità latenti, caratteristiche a seconda della personalità, ma vincolate dalla mente umana (dalla propria forza cerebrale).
Parlando appunto dei poteri presentati nell'opera, questi sono molto caratteristici e ben studiati. Purtroppo a causa della forzatura del finale, alcune di queste capacità (ed alcuni dei pg stessi) vengono messe in secondo piano (alcune veramente interessanti, purtroppo). Il tutto si basa sulla concezione che qualunque essere umano sfrutta in maniera limitativa il proprio cervello; da ciò deriva il fatto che chiunque è in grado di espandere la propria forza, fino alla padronanza dello Psy (appunto questo misterioso potere). L'evoluzione stessa dei pg, per i motivi di cui sopra, purtroppo è stata un po' troppo veloce negli ultimi avvenimenti. Alcuni tratti caratteriali di pg minori non sono stati descritti, ad esempio la caratterizzazione di Hiryu (amico d'infanzia di Ageha, il protagonista), inizialmente ben argomentata, diventa poi molto generalista; in particolare non si spiega come il suo potere si sviluppi; analogo discorso si può fare per Oboro (Idol che stringerà amicizia col protagonista), uno dei personaggi più caratteristici e poco sviluppati.
I combattimenti sono stupendi e mai banali; una cosa che ho apprezzato tantissimo sono le limitazioni imposte ai poteri stessi ed i power up ben pensati e non eccessivi. Ovviamente tutto si basa sui poteri descritti sopra; la cosa interessante è che, causa limitazioni fisiche imposte dall'uso eccessivo o erroneo della mente, molte tecniche hanno un voltafaccia non banale, come ad esempio il potere di Ageha, in grado di distruggere se stesso e chi lo circonda se mal utilizzato. Non si ricade mai nella banalità "il primo contro il primo, il secondo contro il secondo", ecc... diventa invece interessante (soprattutto all'inizio, quando i pg scoprono e sviluppano i loro poteri) la componente strategica dello scontro in quanto tale. Ho trovato stupenda la battaglia iniziale con Dolky (uno dei vari antagonisti dell'opera), in cui il tutto si basa sull'interazione tra i protagonisti, che tentano di sconfiggere il nemico con diversivi ed attacchi a distanza.
Evito di aggiungere particolari sulla trama stessa del manga, perché arriverei a spoilerare fatti che è bene scoprire durante la lettura.
Parlando invece del finale, come detto all'inizio purtroppo l'opera non ha ricevuto lo spazio che meritava ed è stata vincolata nel numero di albi; tutto ciò ha portato a comprimere il finale negli eventi salienti, portando però ad una inconsistenza nella trama. Ad esempio, tornando al discorso di Hiryu, non viene mai spiegato in maniera concreta quale sia il suo reale potere, o come faccia ad evolversi nel corso della narrazione; non viene neanche approfondito il discorso relativo alle missioni assieme all'amico ritrovato (quando si separa dal gruppo principale). In sostanza, tutte le vicende secondarie che vengono a crearsi, sono compresse nel finale per cercare di chiudere l'opera e questo inevitabilmente generalizza il tutto, senza dare le spiegazioni dovute (che tutti i lettori si aspettano).
Tuttavia, nonostante il finale forzato (ripeto, non a causa dell'autore), Psyren rimane un ottimo manga, godibile e scorrevole.
Che dire... opera sicuramente da leggere, consigliatissima!