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Junko è un'autrice che sta facendo parlare di sè grazie alle sue opere yaoi come "Kasa no Shita, Futari" o "Kimi note", ma in precedenza si era già fatta strada nel settore per alcune sue doujinshi della nota saga de "Il Principe del Tennis".
"Abarenbou Kareshi" (in inglese "Rough Boyfriend") è una raccolta di storie brevi yaoi (tre racconti più due extra), e fu la prima opera originale dell'autrice (2007).

La prima storia vede come protagonisti Hajime e il suo migliore amico, Naoto, ove seppur il primo ne sia innamorato, l'altro sembra avere una fobia per i gay.
Questo è stato il racconto che ho gradito di più, anche perchè le gag presenti sono molto divertenti e rendono la lettura scorrevole, e i due ragazzi incuriosiscono nel loro essere ingenui e un po' superficiali.
Uno dei due incarna perfettamente le caratteristiche tsundere e non tarderà a dimostrarle.
Mi ha divertito leggere di qualcuno così ostinato nel suo astio verso il mondo gay, che a sua volta lo diviene proprio per amore.

Come secondo racconto ritroviamo due fratelli, Shinji e Haruki, dove il primo ama il secondo più di quanto lo richieda il loro legame fraterno.
Shinji, il minore, si dimostra per tutta la storia abbastanza intimidito dalla persona che è Haruki, abbastanza prepotente nei modi di fare, apparendo quasi come il suo antipodo, e forse, proprio per questo è stata una lettura interessante.
Anche qui vi sono state alcune scene comiche che hanno donato alla storia qualche punto in più, ma comunque tutto sommato è stata abbastanza gradevole.

L'ultimo racconto parla di musica, e di un amore che nasce dopo svariati anni d'amicizia trascorsi fra un trasloco e l'altro, ma che poi si è ritrovato al liceo grazie al pianoforte.
Shuuji è reduce dal divorzio dei suoi genitori, e spera di ritrovare la pace nella nuova scuola, ma incontra un vecchio amico di nome Yoshie che però è divenuto un teppistello.
Yoshie si dimostra fin da subito interessato a Shuuji, ma quest'ultimo faticherà parecchio prima di accettare questi sentimenti e tutto un carico d'emozioni mai provate prima.
E anche qui, come nelle altre due storie, ritroviamo due caratteri abbastanza opposti ma attratti da un'alchimia troppo potente che uccide le differenze e unisce i due mondi, e devo dire che funziona benissimo.
Il racconto si dimostra leggero, ma piacevole e molto scorrevole.

Il tratto dell'autrice è molto delicato, volti morbidi e corpi esili, che rendono i ragazzi delle vicende abbastanza effeminati da rientrare nella categoria dei bishounen.
Durante la lettura si respira un'aria fresca e giovanile, ironica e un po' piccante grazie ai rapporti sessuali ben realizzati, rendendosi così un buon yaoi.
Consiglio la lettura a tutti coloro che gradiscono tale genere, e soprattutto, consiglio di leggere anche le altre opere dell'autrice.

Voto: 7