Recensione
Coelacanth
8.0/10
Recensione di SteveOnizuka
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Coelacanth. Solo il suono esprime una sorta di sicurezza. Possiamo descrivere l'opera di Kayoko Shimotsuki con pochi aggettivi: calmo, gentile ma che riporta ad eventi più violenti, espliciti e furibondi. Un manga che vuole ricercare la purezza dell'animo nascosta in chi ha visto l'orrore. Coelacanth è un raffinato lavoro in due volumi che analizza la storia di Hisano, una ragazza che porta con sé il ricordo di "quel" giorno. E tutto ad un tratto, eccolo lì: Yukinari, un ragazzo alto e bello, con i suoi tratti delicati e con il suo sguardo che tocca il profondo. Due ragazzi che si incontrano sotto la mano del destino dopo quell'incidente di anni fa che aveva sconvolto le vite di quei bambini che ora sono lì, in una cabina telefonica a guardarsi. Fra le vite difficili dei due, verranno a galla sempre più scioccanti verità, e l'assassinio di un professore farà da ponte per ricollegare tutti gli avvenimenti. Il tutto con un briciolo di dolce ironia: Kentarou è un compagno di classe di Hisano, che la aiuterà ad investigare e le starà affianco per tutta la storia; mentre il secondo... Mh, personaggio? Beh, fa nulla. Il secondo character che appare vicino alla protagonista è una "pecora", o meglio... La Coscienza di Hisano, che la tormenterà con continue e talvolta infantili paranoie tratte dai dubbi celati nella ragazza, alla ricerca di remote ed assurde realtà e sentimenti che crescono. Uno shoujo raffinatissimo, con un tratto pulito e curato e dialoghi ben sviluppati. Una storia che colpirà tutti gli appassionati del genere.