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Basita. Ho fissato per un minuto buono la copertina bianca del retro dell'ultimo volume, la mente svuotata. È la prima volta che un manga mi fa sentire così.

Nagisa Yamada ha 13 anni ed è infelice. Suo padre è morto quando era piccola e il lavoro della madre è quasi tutto destinato a mantenere suo fratello maggiore, che non esce di casa da tre anni. Nella sua classe arriva una nuova studentessa, Mokuzu Umino, bella e stramba, che si presenta ai nuovi compagni dicendo di essere una sirena.
Ripeto, non ho mai letto un manga del genere. La leggerezza del primo volume viene compensata dal pugno allo stomaco che è il secondo. Sembra banale, che dica tutto prima ancora che la storia cominci ma alla fine fa in modo che il dubbio e il desiderio di continuare la lettura si insidi nel lettore. Di certo gli argomenti trattati non sono tra i più originali, ma il modo in cui vengono trattati riesce ad ipnotizzare il lettore con un gioco di mezze verità e false bugie. I disegni semplici e puliti rendono scorrevole la lettura, ma non sono qualcosa di indimenticabile. La miglior mini-serie che abbia mai acquistato.
Edizione della Planet nella media, anche se alla fine della lettura ho dovuto ripulire entrambe le sovraccoperte: erano diventate nere.
Allora, vi va di provare anche voi questo proiettile?