Recensione
Soul Eater
9.0/10
Leggendo diverse recensioni di questo manga è cresciuto in me il sospetto che l'appassionante storia che mi ha portato pagina dopo pagina ad amare i giovani allievi della Shibusen, che mi ha divertito come poche altre cose con episodi come quello del compito in classe, che mi ha lasciato con il fiato in sospeso in attesa dell'uscita del nuovo capitolo fosse in realtà un omonimo del manga recensito negativamente da molti.
Disegni:
Non ci sono sfondi, è un dato di fatto; è questo qualcosa di negativo che denota pochezza e mancanza di abilità dell'autore ?
No. Come in una tela tagliata di Fontana risulterebbe fuori luogo inserire ai lati una cornice di legno laccata d'oro qui l'assenza di paesaggi crea un'atmosfera che immerge il lettore nel mondo surreale che viaggia a metà tra il pazzo e il faceto in cui i protagonisti si muovono, mettendo in risalto la facciata di monotonia del mondo immaginato da Atsushi Ohkubo. I disegni fortemente stilizzati creano una parete iniziale che viene rotta in maniera spettacolare dall'ascesa della pazzia: ad un certo punto i tratti si tramutano in grotteschi, i volti si fanno più cupi e un'aura di disagio sembra uscire dalle pagine.
La bravura dell'autore sta, per me, in questa grande capacità di rappresentare con pochi tratti essenziali personaggi che hanno comunque un loro spessore, non solo piatti e stereotipati ma con sentimenti profondi: dalla comparsa della pazzia, infatti, non si può fare a meno di notare la grande maestria che permette ai disegni di mettere davvero a disagio il lettore facendolo partecipe dei sentimenti del kishin.
La rappresentazione dei combattimenti è fluida, e le dinamiche sono spesso alternative a quelle tradizionali e risultano tuttavia credibili.
Trama:
La trama è abbastanza lineare. Non presenta grossi salti o sfaccettature particolari, non è pregevole ma fa bene il suo lavoro: è , anche grazie a questa semplicità, coerente con se stessa.
Perchè legerlo:
È un passatempo ottimo, molto ben riuscito. I disegni e le dinamiche sono unici e molto diversi da qualsiasi altro manga; la trama anche se semplice è coinvolgente e i personaggi suscitano immediata simpatia. Poi c'è Excalibur: chi ha già letto il manga o visto l'anime sa di cosa parlo, chi non lo ha ancora fatto si affretti perché ne vale davvero la pena.
Disegni:
Non ci sono sfondi, è un dato di fatto; è questo qualcosa di negativo che denota pochezza e mancanza di abilità dell'autore ?
No. Come in una tela tagliata di Fontana risulterebbe fuori luogo inserire ai lati una cornice di legno laccata d'oro qui l'assenza di paesaggi crea un'atmosfera che immerge il lettore nel mondo surreale che viaggia a metà tra il pazzo e il faceto in cui i protagonisti si muovono, mettendo in risalto la facciata di monotonia del mondo immaginato da Atsushi Ohkubo. I disegni fortemente stilizzati creano una parete iniziale che viene rotta in maniera spettacolare dall'ascesa della pazzia: ad un certo punto i tratti si tramutano in grotteschi, i volti si fanno più cupi e un'aura di disagio sembra uscire dalle pagine.
La bravura dell'autore sta, per me, in questa grande capacità di rappresentare con pochi tratti essenziali personaggi che hanno comunque un loro spessore, non solo piatti e stereotipati ma con sentimenti profondi: dalla comparsa della pazzia, infatti, non si può fare a meno di notare la grande maestria che permette ai disegni di mettere davvero a disagio il lettore facendolo partecipe dei sentimenti del kishin.
La rappresentazione dei combattimenti è fluida, e le dinamiche sono spesso alternative a quelle tradizionali e risultano tuttavia credibili.
Trama:
La trama è abbastanza lineare. Non presenta grossi salti o sfaccettature particolari, non è pregevole ma fa bene il suo lavoro: è , anche grazie a questa semplicità, coerente con se stessa.
Perchè legerlo:
È un passatempo ottimo, molto ben riuscito. I disegni e le dinamiche sono unici e molto diversi da qualsiasi altro manga; la trama anche se semplice è coinvolgente e i personaggi suscitano immediata simpatia. Poi c'è Excalibur: chi ha già letto il manga o visto l'anime sa di cosa parlo, chi non lo ha ancora fatto si affretti perché ne vale davvero la pena.