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8.0/10
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Finalmente! Finalmente un manga con qualche novità al suo interno! "Deka Wanko" (lett. Detective cucciola) può vantare una storia come se ne trovano poche in giro, e la relativa rarità di manga puramente polizieschi (fate conto che non considero poliziesche opere fantasticheggianti come "Death Note", o thriller come "Monster", o qualunque altra creazione che non abbia il carattere di un giallo) lo impreziosisce maggiormente. Per di più, è anche una commedia: una versione tutta giapponese di "Scuola di Polizia", in poche parole, con l'unica differenza che i protagonisti di questo manga sono una squadra di indagine già affermata.

La prima cosa che salta all'occhio, di "Deka Wanko", è l'impossibilità di prendere sul serio la storia: troppe gag, troppi elementi bizzarri, troppi voli di fantasia. Basti dire che la protagonista, anche perdonandole lo stile da mezza Lolita Fashion, ha come caratteristica principale il suo "fiuto": non nel senso che è brava ad indagare, proprio nel senso che ha un olfatto assurdamente sviluppato. Il team cui è stata affidata, poi, è interamente composto da imbecilli che nella vita reale sarebbero stati radiati con tutte le scarpe da qualunque corpo di polizia. Insomma, prendete una squadra di poliziotti babbei, infilateci una ragazzina più babbea ma con più talento di tutti quanti messi insieme, e metteteli ad indagare i casi più difficili del Giappone, e avrete un'idea della trama del manga. Perché, pur presentando tante libertà, il manga si innalza al di sopra della media? Perché il perfetto mix tra commedia e giallo costituito da questo manga è proprio quel respiro d'aria fresca che, purtroppo, la maggior parte dei fumetti di oggi non sa offrire. Stravagante e blaterante, ma innovativo e irresistibile, "Deka Wanko" è un'opera originale come non se ne vedono da un pezzo. Certo, ha i suoi difetti, come ad esempio dei dialoghi non proprio all'altezza, ma sopperisce in gran parte grazie ad una simpaticissima alchimia fra i personaggi equilibrata col carico di tensione tipico del genere poliziesco.

Hanamori, la protagonista, è una giovanissima detective che ama vestirsi in maniera stravagante, e verrà affidata alla squadra guidata dall'impetuoso "hancho" (capo dipartimento) Monma. Verrà messa in coppia con l'irresponsabile Kirishima, e, nonostante le difficoltà (anche di tipo comico, grandiosa la sua rivalità con il cane Michael), finirà per convincere l'intero team del valore delle sue abilità innate. La fiducia, naturalmente, non verrà senza conflitti e incomprensioni, ma Hanamori saprà dimostrare perfettamente le sue capacità naturali, e conquisterà un posto nel cuore dei colleghi grazie alla sua ingenuità e alle sue gag.
Ogni personaggio, all'interno del team, ha il suo ruolo e la sua caratterizzazione: abbiamo il già citato Monme, autoritario e carismatico, ma generoso e di bollenti spiriti, che costituisce la testa del gruppo; abbiamo il posato e astuto Yanagi, l'unico personaggio ad essere veramente credibile, come poliziotto; abbiamo il colossale Wada, classico judoka dal cuore d'oro, che sopperisce con i muscoli e la sostanza le sue mancanze in termini di talento; abbiamo il giovane e inesperto Kirishima, con i suoi occhi da anguilla, il membro all'apparenza più sciatto e disinvolto del gruppo, ma che si rivelerà un partner irrinunciabile per Hanamori, vera anima della storia. Aggiungo in questa sezione che, sebbene la squadra funzioni perfettamente dal punto di vista comico, con risultati esilaranti, funziona poco dal punto di vista privato e relazionale: in poche parole, sarebbe stato meglio, ogni tanto, staccarsi dal mondo professionale dei protagonisti per dare alla vicenda un pizzico di "Slice of Life", e illustrare il background e la vita privata dei vari componenti.

Anche dal punto di vista grafico il manga è piuttosto particolare: non è proprio rivoluzionario, ma sicuramente ha un carattere del tutto suo. C'è il problema delle nuvolette, che personalmente mi sono parse troppo invasive rispetto ai disegni, ma il design dei personaggi (esagerato e gommoso, ma molto simpatico) è stato veramente ben progettato. Le ambientazioni non sono niente di che, né il dettaglio è curatissimo, ma essendo "Deka Wanko" una commedia, la cosa è assolutamente perdonabile.

Per riassumere: il manga ha i suoi punti deboli, ma nel complesso è molto comico e ben organizzato. E' originale, come ho già spiegato, e possiede anche un pizzico di ironia satirica nei confronti del genere poliziesco. Certo, "Deka Wanko" non può vantare l'intelligenza di "Detective Conan", ma ha molto più spirito, e può contare su dei personaggi molto più coloriti ed esilaranti. A tratti si fa piuttosto intenso, e questo, secondo me, gli dà la possibilità di intrattenere anche lo zoccolo duro degli appassionati di gialli. Insomma, "Deka Wanko" è un must per chi ha esperienza o passione nel genere poliziesco, e, nonostante le sue carenze, credo fermamente che possa lasciare arricchito chiunque lo legga. Promosso a pieni voti.