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10.0/10
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Visto che detesto il genere "robottoni", ero piuttosto prevenuto verso Go Nagai, che ha fatto la sua fortuna con quello.
Poi, di recente, mi hanno convinto a provare Devilman e sono rimasto di stucco nello scoprire che il manga più bello che abbia mai letto ha più di 40 anni!
La storia ha un inizio molto classico, in linea con i canoni del fumetto supereroistico, ma anche molto particolare.
Abbiamo il classico ragazzo imbranato e codardo, Akira, e la trasformazione in eroe per opera del suo amico Ryo che in previsione di un invasione di demoni convince Akira a fondersi con uno di loro durante un'orgia in mezzo a hippie drogati (!!!), il tutto per generare il Devilman, un essere col corpo di un demone e il cuore di uomo che protegga l'umanità.
Da qui in poi la trama si sviluppa con Akira che si trasforma in Devilman per dare la caccia ai demoni che si nascondono nel nostro mondo per preparare l'invasione.
E qui arriviamo a uno dei punti forti, i demoni!
Nagai deve essersi ispirato ai quadri di Bosch, vagamente antropomorfi ma incrociati con creature diverse come rettili, uccelli o insetti, vengono rappresentati con grande gusto dell'orrido e dettagli veramente raccapriccianti, genitali e seni deformati e facce che spuntano un po' ovunque.
Sono mostri nel vero senso della parola e tutto ciò che desiderano è divorare gli umani con una violenza e una crudeltà senza limiti: aspettatevi sangue a fiumi e scene disturbanti.

Dal quarto numero in avanti, la storia ha un evoluzione imprevista, l'invasione ha luogo e il centro dell'attenzione si sposta dalla caccia al demone di Devilman alla reazione umana di fronte a un nemico orrendo, potente e sconosciuto che si manifesta.
Qui appare la vera grandezza di questo fumetto che lo rende indimenticabile a distanza di 40 anni: la potente critica all'uomo medio che di fronte alla paura della morte regredisce allo stato di animale predatore e pur di sopravvivere è capace di una violenza e una crudeltà che rivaleggia con quella dei demoni.
Il finale è un autentico pugno nello stomaco, non anticipo nulla, ma vi sconsiglio di leggerlo se siete particolarmente depressi: non vi farebbe bene.

Le critiche che fanno a questo manga in genere sono due: una storia con qualche sfilacciatura narrativa e dei disegni poco dettagliati con volti umani molto basilari e datati.
Se sulla prima critica posso anche essere parzialmente d'accordo, perchè non viene spiegato tutto tutto e alcune idee sono un po' tirate per i capelli, la seconda la trovo assolutamente campata per aria.
Io credo che i disegni in un fumetto siano funzionali alla storia, pensate ai Peanuts, nessuno si sognerebbe di dire che le avventure di Charlie Brown e soci siano brutte perchè i disegni hanno un aspetto infantile: devono averlo per fare da contrasto al loro umorismo intelligente.
Allo stesso modo i disegni di Devilman non devono essere ultrarealistici ma efficaci nel rendere bene la storia, e lo sono: demoni stupendi, i teppisti brutti e cattivi davvero brutti, la folla inferocita assolutamente terrificante, forse più degli stessi demoni.
Insomma, è un manga da avere a tutti i costi nella propria libreria, con l'avvertenza di stare molto attenti alla versione della Jpop perché all'inizio del terzo numero hanno inserito lo spinoff time travellers, che non c'è nella storia originale e contiene uno spoiler micidiale nelle prime pagine.