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6.0/10
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Se da un parte Kayono possiede un'ottima tecnica nel disegno, dall'altra non è purtroppo capace di creare una trama decente in nessuno dei suoi lavori. È difficile aspettarsi qualcosa di buono dagli shoujo manga se si è abituati ad opere più "impegnative" e chi legge "Royal 17" non può che rimanerne in qualche modo insoddisfatto e decidere quindi di abbandonare per sempre il genere shoujo.
Ahimè! Kayono non riesce mai a creare dei personaggi a tutto tondo (già cosa difficile da fare in questo genere molto sottovalutato), tanto che Alain, il protagonista maschile della storia, acquista una sorta di personalità solo verso la fine del manga. Inoltre, come già detto prima, non si può proprio dire che la Kayono sappia sviluppare una trama creando suspence, ma d'altronde in tre volumetti cosa ci si può aspettare? E forse non era neanche l'obiettivo primario dell'autrice quello di creare una trama particolareggiata; probabilmente Kayono voleva solo concentrarsi in ciò che sa fare meglio: disegnare dettagliatissime scene di teenagers impegnati ad amarsi, poco importa che la trama e la storia d'amore in sé siano cose trita e ritrita, già viste in altri manga, film, romanzi ecc…
Un merito però bisogna concederlo all'autrice: un'ottima tecnica e uno stile pulito, fresco e giovanile nel disegno. Le ambientazioni sono molto particolareggiate, cosa non da poco in uno shoujo manga; i suoi disegni denotano un'ottima conoscenza dell'anatomia umana, ancora cosa da non sottovalutare in questo genere che ormai sembra incapace di far saltare fuori sorprese.
Il mio voto è un 6: non è il peggior lavoro della Kayono, ma neanche il migliore. Potrebbe piacere a chi ha voglia di leggere un manga "leggero" e leggermente smut.