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8.0/10
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'Girl friends' è una serie manga composta da cinque tankobon edita nel Sol Levante a partire dal 2006, e che arriverà in Italia (a detta della Magic Press) molto presto, anche se non oso immaginare con che prezzo. Questa serie è la prima vera e propria opera importante della Morinaga, e forse l'unica che è stata apprezzata abbastanza da essere ripubblicata al di fuori dei confini del Giappone, dove comunque è considerata una icona dello Yuri.

'Girl Friends', come già si intuisce dal titolo, è la storia di due normalissime ragazze giapponesi che frequentano la stessa classe, e che come tali si trovano a vivere lo stesso ambiente e la stessa quotidianità. Profondamente diverse, non si sono mai parlate, fino a che un giorno Akiko, la più spigliata e intraprendente delle due, decide di provare a fare amicizia con Mari, senza nessun apparente interesse. Le due ragazze sono profondamente diverse, come già detto, e ovviamente la cosa salta agli occhi dei lettori fin da subito. Ed è quello che fin da subito mi ha fatto un po' storcere il naso, perché avendo letto recensioni positivissime su questa serie non mi aspettavo il solito cliché Ragazza Carina e Spigliata vs. Secchiona Timida e Sola. Ma così stanno le cose. Comunque, dopo il primo dialogo un po' imbarazzante le due fanno amicizia, e in poco tempo Mari diventa parte integrante del gruppo di Akko (composto da altre due ragazze, entrambe perfettamente rappresentanti lo stereotipo della ragazza 'bella e ricercata dai ragazzi' e della ragazza 'otaku e cosplayer'). Insomma fino a qui una serie di stereotipi e clichè e null'altro. Quello che mi aspettavo dalle premesse era qualcosa di simile alla trasformazioni della loro relazioni in un altro cliché narrativo, ovvero l'una carina e spigliata, innamorata e sessualmente pronta, e l'altra timida e insicura che finisce per essere una vittima (felice) delle pulsioni dell'altra. Ma, ta daan, la cose invece vanno molto molto diversamente. Il rapporto che si va a creare durante il corso della narrazione fra le due ragazze non è solo molto ben costruito e realistico (anche se un po' lento dalla seconda metà dell'opera in poi) ma è soprattutto molto dolce e delicato. Essendo questo manga uno Shōjo-ai ovviamente è quasi del tutto privo di sesso e di nudo e, quel poco che c'è, è raccontato comunque in modo molto soft e velato.
Ma se c'è una cosa di cui è pieno questo manga, quelle sono le incomprensioni. Le due protagoniste sembrano chiacchierare tanto e continuamente tramite i cellulari e fuori da lezioni, ma sembra che se sulle cose stupide si riescano ad accordare al volo, i dibattiti sulle questioni importanti non accadono mai. Un'altra cosa che mi sento proprio di criticare di questo manga è il fatto che molte volte i capitoli si chiudono con dei tagli assurdi, e il capitolo dopo inizia giorni dopo con situazioni e dialoghi diversi: sinceramente io trovo questi cut un po' troppo estremi e adatti solo a fare confusione e a rovinare l'opera. I punti forti del manga sono invece, a mio parere, due: il fatto che la storia è fortemente realistica, e il fatto che le due ragazze sono dei personaggi ben più sfaccettati e complessi di quello che all'inizio potrebbe apparire. La naturalezza della storia riesce davvero a trasmettere i sentimenti delle due ragazze in modo efficace ad ogni tipo di lettore, mentre il fatto che le ragazze siano così interessanti e sfaccettate aiuta molto a ritrovarsi nella loro vita quotidiana e a capire di più perché vedono un problema da un certo punto di vista rispetto ad un altro. Anche i discorsi sono molto fluidi e non si rischia mai di perdersi tra un balloon e l'altro, anche se come già ho detto, certe volte la storia procede decisamente a rilento.
Discutendo un po' invece lo stile di disegno, anche qui ho un paio di osservazioni che reputo importanti: questa mangaka disegna e realizza ogni vignetta in una maniera molto pulita e curata, crea questi corpi perfetti, questi movimenti fluidi e mostra una ricchezza di particolari notevole, ma poi su cosa si perde? Le facce delle protagoniste: io le ho trovate spesso sproporzionate, troppo squadrate e con delle espressioni spesso infantili e un po' inverosimili. Ovviamente non voglio generalizzare, anche perché man mano che il manga continua le cose vanno meglio, ma all'inizio determinate espressioni stile Bambi risultano parecchio fuori luogo. Dopotutto ok che sono ragazzine e che questo è un manga per ragazze, però se vuoi rappresentare una storia dai toni realisti anche le espressioni delle protagoniste dovrebbero essere realiste no?
In sintesi comunque Girl Friends è davvero un'ottima opera, che riesce a farsi notare per il realismo e la dolcezza e delicatezza con cui certi temi sono rappresentati, e credo che leggerò volentieri futuro opere della Mangaka, che secondo me si presta bene sia a opere più soft come questa che a opere un po' più 'core'. Do all'opera un 8 abbondante, e concludo con una lode (obbligata) alle splendide copertine: ottimi i colori, ottimi i disegni e ottimo anche il font. Opera assolutamente consigliata!