Recensione
Emerging
10.0/10
Ho conosciuto questo manga per caso, in fumetteria e sia la trama che la copertina mi avevano colpito subito. L'ho letto e posso dire di aver letto uno dei migliori manga che mi sia capitato per le mani.
Odeara e Sekiguchi sono due dottori che all'improvviso si ritrovano a dover fronteggiare una patologia nuova e mai vista. Un uomo, infatti, dopo essere stato mandato a casa da lavoro, inizia ad avere giramenti di testa e ad un tratto a vomitare sangue ed avere emorragie da tutti i pori, infettando anche le persone a lui vicine.
Una prima autopsia fa temere la possibilità di un'epidemia di febbre emorragica come l'Ebola ma in realtà c'è dell'altro: i sintomi non sono solo quelli dell'Ebola. Questo è sicuramente un nuovo virus, anche perché le analisi fatte in laboratorio non corrispondono all'Ebola.
Appena l'opinione pubblica lo viene a sapere si scatena il caos: la gente scappa via tentando di salvarsi da questa nuova "patologia-killer" e tutti quanti sperano di non ammalarsi.
Con l'andare avanti del manga sembra vengano fuori sempre più misteri e sembra che la malattia "muti", infatti si teme che sia a trasmissione ematica, poi si pensa aviaria.
E il tutto è strutturato in maniera divina da Masaya Hokazono.
La cosa che più mi è piaciuta di questo manga sono i personaggi: li ho adorati! Il dottor Odeara sembra quasi non abbia la stoffa per fare il dottore: più volte si fa prendere dal panico ed ha molta paura della malattia, ma non demorde, a differenza del collega Sekiguchi che è molto più calmo, con nervi d'acciaio e sempre pronto a svolgere il suo dovere. Proprio per questo nel manga quasi tutto il lavoro lo compie quest'ultimo e Odeara funge da "tramite" fra il lettore e la storia, siccome sembra proprio che Odeara sia l'incarnazione della paura che chiunque avrebbe in una situazione simile. Il lettore si rispecchia in lui sentendosi parte della vicenda.
La cosa che più mi è piaciuta è l'illustrazione di tutte le piccole sotto-trame della storia. Molte scene mostrano la trasmissione del virus attraverso pochi e semplici gesti quotidiani: un colpo di tosse in metropolitana, il pagamento della spesa con una banconota infetta, un buffetto sulla spalla alla fidanzata, piccoli gesti che porteranno ad essere contagiate migliaia di persone nel giro di pochi giorni.
Una storia molto particolare, che mi ha ricordato alcune pellicole sul genere come "Contagion" (2011) e "Virus Letale" (1995).
Assolutamente un manga consigliato a chiunque (come me) adora le storie brevi su questi argomenti catastrofici e le storie nelle quali l'uomo è totalmente impotente verso un nemico comune: la malattia.
Proprio come sostengono nel manga viene iniziata una guerra contro questo virus killer.
L'umanità riuscirà a fronteggiarlo e vincere questa sua guerra?
Un grandissimo manga che tiene incollato il lettore dalla prima all'ultima pagina!
Odeara e Sekiguchi sono due dottori che all'improvviso si ritrovano a dover fronteggiare una patologia nuova e mai vista. Un uomo, infatti, dopo essere stato mandato a casa da lavoro, inizia ad avere giramenti di testa e ad un tratto a vomitare sangue ed avere emorragie da tutti i pori, infettando anche le persone a lui vicine.
Una prima autopsia fa temere la possibilità di un'epidemia di febbre emorragica come l'Ebola ma in realtà c'è dell'altro: i sintomi non sono solo quelli dell'Ebola. Questo è sicuramente un nuovo virus, anche perché le analisi fatte in laboratorio non corrispondono all'Ebola.
Appena l'opinione pubblica lo viene a sapere si scatena il caos: la gente scappa via tentando di salvarsi da questa nuova "patologia-killer" e tutti quanti sperano di non ammalarsi.
Con l'andare avanti del manga sembra vengano fuori sempre più misteri e sembra che la malattia "muti", infatti si teme che sia a trasmissione ematica, poi si pensa aviaria.
E il tutto è strutturato in maniera divina da Masaya Hokazono.
La cosa che più mi è piaciuta di questo manga sono i personaggi: li ho adorati! Il dottor Odeara sembra quasi non abbia la stoffa per fare il dottore: più volte si fa prendere dal panico ed ha molta paura della malattia, ma non demorde, a differenza del collega Sekiguchi che è molto più calmo, con nervi d'acciaio e sempre pronto a svolgere il suo dovere. Proprio per questo nel manga quasi tutto il lavoro lo compie quest'ultimo e Odeara funge da "tramite" fra il lettore e la storia, siccome sembra proprio che Odeara sia l'incarnazione della paura che chiunque avrebbe in una situazione simile. Il lettore si rispecchia in lui sentendosi parte della vicenda.
La cosa che più mi è piaciuta è l'illustrazione di tutte le piccole sotto-trame della storia. Molte scene mostrano la trasmissione del virus attraverso pochi e semplici gesti quotidiani: un colpo di tosse in metropolitana, il pagamento della spesa con una banconota infetta, un buffetto sulla spalla alla fidanzata, piccoli gesti che porteranno ad essere contagiate migliaia di persone nel giro di pochi giorni.
Una storia molto particolare, che mi ha ricordato alcune pellicole sul genere come "Contagion" (2011) e "Virus Letale" (1995).
Assolutamente un manga consigliato a chiunque (come me) adora le storie brevi su questi argomenti catastrofici e le storie nelle quali l'uomo è totalmente impotente verso un nemico comune: la malattia.
Proprio come sostengono nel manga viene iniziata una guerra contro questo virus killer.
L'umanità riuscirà a fronteggiarlo e vincere questa sua guerra?
Un grandissimo manga che tiene incollato il lettore dalla prima all'ultima pagina!