Recensione
Bestiarius
8.0/10
Recensione di WADERTYUIOP
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Da amante della storia così come dei mostri (occidentali e non) ho trovato in questo dipinto "romanzato" del tardo Romano impero un delizioso pot-pourri.
Il manga, la cui trama ed il generale svolgimento risultano chiari fin dalle prime pagine, non tarda a soddisfare le aspettative, catapultandoci fin da subito in un ambiente semplice ma piacevole: tanti mostri e tante botte. Oh già, anche una discreta quantità di sangue.
I personaggi principali, il cui background è esplicitato fin dalle prime righe, si incastrano discretamente in un percorso di Bildungsroman facilmente ipotizzabile (ma, d'altro canto, non è forse il percorso formativo dell'eroe e dei personaggi in generale un tema ricorrente nella letteratura giapponese?), che tuttavia non risulta affatto sgradevole.
Un particolare che mi ha colpito è stato il tratto del disegno: molto particolareggiato, tanto che ad alcuni potrebbe risultare eccessivo, ma che a me ha ricordato un altro manga storico, anch'esso amato, di Mami Ito: Vita Arcana, del quale ancora trepidamente attendo il seguito.
Personalmente sono restio ad indicare un target definito per questo manga: la mitologia, seppur rivisitata all'occorrenza, è un tema da sempre amato dai giovani di qualunque età, ed oggigiorno si tende sempre più a normalizzare gli eventi crudi della realtà quotidiana; senza entrare in discussioni moraliste, chi da ragazzino è sopravvissuto a Re Cornelius di "Taron e la Pentola Magica" e ad una Malefica in forma draconica può -a mio avviso- affrontare questo manga a cuor leggero.
Nonostante il generale scetticismo nei confronti dei manga storici ho trovato in questo volumetto una lettura gradevole e svagante, che non rinuncia -come dicevo-, ad una eventuale trama con altrettanto potenziale.
Particolarmente consigliato agli amanti della mitologia e delle creature ad essa annesse.
Il manga, la cui trama ed il generale svolgimento risultano chiari fin dalle prime pagine, non tarda a soddisfare le aspettative, catapultandoci fin da subito in un ambiente semplice ma piacevole: tanti mostri e tante botte. Oh già, anche una discreta quantità di sangue.
I personaggi principali, il cui background è esplicitato fin dalle prime righe, si incastrano discretamente in un percorso di Bildungsroman facilmente ipotizzabile (ma, d'altro canto, non è forse il percorso formativo dell'eroe e dei personaggi in generale un tema ricorrente nella letteratura giapponese?), che tuttavia non risulta affatto sgradevole.
Un particolare che mi ha colpito è stato il tratto del disegno: molto particolareggiato, tanto che ad alcuni potrebbe risultare eccessivo, ma che a me ha ricordato un altro manga storico, anch'esso amato, di Mami Ito: Vita Arcana, del quale ancora trepidamente attendo il seguito.
Personalmente sono restio ad indicare un target definito per questo manga: la mitologia, seppur rivisitata all'occorrenza, è un tema da sempre amato dai giovani di qualunque età, ed oggigiorno si tende sempre più a normalizzare gli eventi crudi della realtà quotidiana; senza entrare in discussioni moraliste, chi da ragazzino è sopravvissuto a Re Cornelius di "Taron e la Pentola Magica" e ad una Malefica in forma draconica può -a mio avviso- affrontare questo manga a cuor leggero.
Nonostante il generale scetticismo nei confronti dei manga storici ho trovato in questo volumetto una lettura gradevole e svagante, che non rinuncia -come dicevo-, ad una eventuale trama con altrettanto potenziale.
Particolarmente consigliato agli amanti della mitologia e delle creature ad essa annesse.