logo AnimeClick.it

9.0/10
-

Personalmente, qualsivoglia tipo di aggettivo per questo "Dragon Head" sarebbe riduttivo. Da amante del genere distopico, non ho potuto non amare le atmosfere claustrofobiche, desolanti e folli che Minetaro Mochizuki è riuscito a trasmettere con quest'opera a mio avviso di enorme caratura. Uno dei peggiori scenari immaginabili viene introdotto con un semplice quanto monotono rientro da una gita; il nostro protagonista, Teru, un ragazzo come tanti, assisterà direttamente ad un evento fulmineo che in pochi attimi trasformerà radicalmente la sua esistenza. Solo, al buio, e con la sola paura al fianco, muoverà i primi passi in quella nuova realtà, ove, solo la morte sembra attenderlo. In quella galleria, sembra essere solo, immerso fra i cadaveri dei suoi compagni, ma è proprio in questa prigione che farà conoscenza di due nuovi volti, volti che rasentano la purezza e la completa follia: Ako e Nobuo, la prima una terrorizzata ragazza, il secondo un coetaneo di Teru che ben presto darà sfogo all'oppressione che quella galleria emana. Il terrore esercitato dal buio e le energie che di ora in ora vengono sempre meno, porteranno una serie di conflitti che termineranno nel peggiore dei modi. Ma tutto ciò è solo l'inizio, sì, perché una nuova strada si è aperta, una strada per l'esterno, una strada che permetterà loro di realizzare la gravità della situazione, ben al di là delle loro preoccupazioni. Il mondo che li attende è duro, troppo per due ragazzini, un mondo le cui regole sociali non contano più, ove solo l'isterismo è il padrone indiscusso delle menti dei superstiti. Sono tante le domande che l'autore porta a noi lettori nel corso dei numeri, prima fra cui: cosa ha causato tutto questo? È chiaro sin da subito che non si tratta di una semplice combinazione di terremoti e tsunami ma che qualcosa di più grande si è verificato all'orizzonte, tutte domande che avranno una risposta nelle fasi finali dell'opera.

Tecnicamente parlando l'opera è ben realizzata, il tratto anatomico è atipico ma gradevole, complessivamente le tavole sono ben pulite e le proporzioni più che discrete, il lettore non avrà mai un senso di confusione nell'elaborare le sequenze. Il tratto paesaggistico sarà parte preponderante dell'intera opera, ove l'autore riuscirà a riprodurre ottimamente anche nel dettaglio, ambientazioni devastate da cataclismi di ogni sorta; così come anche le intere sequenze in galleria, grazie ad un buon disegno, risultano essere incalzanti e dirette.

Manga ottimo come pochi.