Recensione
Terra Formars
7.0/10
Recensione di Rampage_Onizuka1349
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Avete presente quel manga, ottimo per passare un'oretta in completa tranquillità, senza doversi impegnare troppo per capirne il contenuto? Bene, Terra Formars incarna perfettamente questa premessa, un'opera discreta che di certo non richiede chissà quale Q.I. per interpretarla. Il plot è semplice: l'umanità avvia un processo di terraforming del suolo marziano, introducendovi muschi e diversi tipi di scarafaggi. Secoli più tardi una squadra di spedizione realizzerà che quei bagarozzi si sono ingranditi, e parecchio, fino a raggiungere non solo la forma umanoide, ma persino superandola, mettendo in mostra una muscolatura da far invidia a Ronnie Coleman. Non solo: risultano essere anche piuttosto ostili.
Appurato quindi di non poterli comparare fisicamente, diverse équipe di scienziati mettono a punto un procedimento, che permetterà a pochissimi di assimilare, tramite l'iniezione di un farmaco, le caratteristiche di una determinata specie di insetto (e non), naturalmente rapportandola in scala umana; nel frattempo un letale quanto misterioso virus comincia a diffondersi sulla Terra, la cui natura sconosciuta sembra essere nientemeno che aliena, o per meglio dire marziana. A tal proposito viene promossa una terza operazione (la seconda, la B.U.G.S 2, è narrata nel primo ed autoconclusivo volume) con lo scopo di ricavare ulteriori informazioni sulla specie locale e riportarne in patria diversi esemplari per comprendere così la vera natura del virus. Prende atto così l'intera opera, caratterizzata principalmente da forti scene action non poco gore e con dialoghi abbastanza elementari.
Il principale punto di forza di questo manga risiede nel suo concept. De facto Terra Formars dispone di un forte elemento dinamico che lo rende appetibile ai più; nella sua forma troviamo i più tipici elementi del genere, quali ad esempio strutture a ranking, dal più debole al più forte, ognuno con delle proprie peculiari caratteristiche, compresi alcuni singolari armamenti che solo i top 15 possono disporre e che sono realizzati ad hoc in base ai relativi punti di forza. Naturalmente se si sta cercando un'opera di un certo spessore consiglio di vedere altrove; qui, di fatto, troveremo dialoghi mediocri per forma e struttura, persino alcune sigle le ho trovate stupide, come ad esempio la "U-NASA": cioè, scherziamo? Hanno messo semplicemente la lettera U di fianco la parola NASA, solo perché quest'ultima rimanda ad un qualcosa di "spaziale", bah. Altro tasto dolente è la strutturazione fisica di alcuni personaggi. Mi spiego meglio: prendiamo ad esempio Akari, il presunto protagonista, 21 anni, alto 1,77, e dal modico peso di... 96 kg! Ora questa da parte mia è pignoleria irrilevante, però non posso notare quel piccolo dettaglio di peso che lo renderebbe Akari un culturista mancato! In rapporto all'altezza ha un peso mostruoso, che seppur di sola massa magra dovrebbe farlo figurare il doppio di come appare effettivamente nelle tavole, della serie: "Non solo i scarafaggi sono sotto steroidi", ma alla fine credo che sia una mera esagerazione voluta.
Al di là di questi elementi l'opera scorre bene, i combattimenti sono resi stupendamente, così come le varie mutazioni, gli insetti scelti finora mi piacciono non poco così come gli stessi autoctoni, freddi, violenti e gerarchici, wow. Devo spezzare una doverosa lancia a favore della realizzazione di alcuni determinati personaggi, primo fra cui Adolf, un personaggio mostruoso (anche letteralmente, e vedendolo capirete perché) in combattimento ma premuroso nei confronti della sua squadra, con un passato a dir poco scioccante fatto di violenze e soprusi di ogni sorta.
Tecnicamente Terra Formars è ben realizzato, ottime tavole e ottimi modelli, le anatomie seppur esagerate a tratti (96 chili!) risultano molto gradevoli e pulite, ma soprattutto ben realizzate nella caratterizzazione delle mutazioni e degli elementi che ne conseguono. Le proporzioni delle tavole sono buone e di facile interpretazione e comprensione; con l'unica nota dolente rappresentata dalle ambientazioni, purtroppo povere e scarne, dovute ovviamente non ad una lacuna di Tachibana, ma dalle conseguenze di sceneggiatura, che come giusto che sia, rappresentavano semplicemente Marte.
In definitiva, Terra Formars è un manga valido, con i suoi punti di forza e con le sue debolezze, un'opera discreta che a mio avviso va letta, anche solo per gasarsi un po' con dei gran bei combattimenti; ciononostante va preso per quello che è, ossia un atipico picchiaduro su carta.
Appurato quindi di non poterli comparare fisicamente, diverse équipe di scienziati mettono a punto un procedimento, che permetterà a pochissimi di assimilare, tramite l'iniezione di un farmaco, le caratteristiche di una determinata specie di insetto (e non), naturalmente rapportandola in scala umana; nel frattempo un letale quanto misterioso virus comincia a diffondersi sulla Terra, la cui natura sconosciuta sembra essere nientemeno che aliena, o per meglio dire marziana. A tal proposito viene promossa una terza operazione (la seconda, la B.U.G.S 2, è narrata nel primo ed autoconclusivo volume) con lo scopo di ricavare ulteriori informazioni sulla specie locale e riportarne in patria diversi esemplari per comprendere così la vera natura del virus. Prende atto così l'intera opera, caratterizzata principalmente da forti scene action non poco gore e con dialoghi abbastanza elementari.
Il principale punto di forza di questo manga risiede nel suo concept. De facto Terra Formars dispone di un forte elemento dinamico che lo rende appetibile ai più; nella sua forma troviamo i più tipici elementi del genere, quali ad esempio strutture a ranking, dal più debole al più forte, ognuno con delle proprie peculiari caratteristiche, compresi alcuni singolari armamenti che solo i top 15 possono disporre e che sono realizzati ad hoc in base ai relativi punti di forza. Naturalmente se si sta cercando un'opera di un certo spessore consiglio di vedere altrove; qui, di fatto, troveremo dialoghi mediocri per forma e struttura, persino alcune sigle le ho trovate stupide, come ad esempio la "U-NASA": cioè, scherziamo? Hanno messo semplicemente la lettera U di fianco la parola NASA, solo perché quest'ultima rimanda ad un qualcosa di "spaziale", bah. Altro tasto dolente è la strutturazione fisica di alcuni personaggi. Mi spiego meglio: prendiamo ad esempio Akari, il presunto protagonista, 21 anni, alto 1,77, e dal modico peso di... 96 kg! Ora questa da parte mia è pignoleria irrilevante, però non posso notare quel piccolo dettaglio di peso che lo renderebbe Akari un culturista mancato! In rapporto all'altezza ha un peso mostruoso, che seppur di sola massa magra dovrebbe farlo figurare il doppio di come appare effettivamente nelle tavole, della serie: "Non solo i scarafaggi sono sotto steroidi", ma alla fine credo che sia una mera esagerazione voluta.
Al di là di questi elementi l'opera scorre bene, i combattimenti sono resi stupendamente, così come le varie mutazioni, gli insetti scelti finora mi piacciono non poco così come gli stessi autoctoni, freddi, violenti e gerarchici, wow. Devo spezzare una doverosa lancia a favore della realizzazione di alcuni determinati personaggi, primo fra cui Adolf, un personaggio mostruoso (anche letteralmente, e vedendolo capirete perché) in combattimento ma premuroso nei confronti della sua squadra, con un passato a dir poco scioccante fatto di violenze e soprusi di ogni sorta.
Tecnicamente Terra Formars è ben realizzato, ottime tavole e ottimi modelli, le anatomie seppur esagerate a tratti (96 chili!) risultano molto gradevoli e pulite, ma soprattutto ben realizzate nella caratterizzazione delle mutazioni e degli elementi che ne conseguono. Le proporzioni delle tavole sono buone e di facile interpretazione e comprensione; con l'unica nota dolente rappresentata dalle ambientazioni, purtroppo povere e scarne, dovute ovviamente non ad una lacuna di Tachibana, ma dalle conseguenze di sceneggiatura, che come giusto che sia, rappresentavano semplicemente Marte.
In definitiva, Terra Formars è un manga valido, con i suoi punti di forza e con le sue debolezze, un'opera discreta che a mio avviso va letta, anche solo per gasarsi un po' con dei gran bei combattimenti; ciononostante va preso per quello che è, ossia un atipico picchiaduro su carta.