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I figli della generazione anni 90 sono cresciuti incollati allo schermo seguendo il vecchio programma pomeridiano di bimbumbam di cui "Rossana" o "Kodomo no Omocha" era parte integrante e fondamentale.

Bisogna dare un minimo di contesto prima di chiarire perché reputo quest'opera valida.

In primis ho letto il manga in tenera età e ai tempi trovavo l'opera divertente, attiva e piena di colpi di scena.
Con gli occhi di un teenager le cose parevano forse fin troppo fighe, perciò se avessi ancora quattordici anni darei a quest'opera un dieci pieno.

Però mi sono ritrovata a rileggere questo manga di recente ed essendo passati diversi anni ho un occhio più critico nei confronti della trama e dei suoi personaggi che ho imparato ad amare.
Non mi dilungherò sulla trama perché fondamentalmente è ben riassunta qui sopra, ma darò un opinione netta su alcune tematiche trattate nel manga.

L'amore. Lo shojo più popolare del Giappone è proprio "Kodomo no Omocha", forse perché all'epoca era originale e innovativo o forse perché trattava in maniera più approfondita tematiche spesso dure e psicologicamente lontane dal mondo dei bambini come li intendiamo oggi. I protagonisti si incontrano appunto da bambini, pargoli iperattivi e con poco sale in zucca. Nei primi volumi le situazioni al limite dell'assurdo sono la regola e la fluidità dei dialoghi e dei rapporti fra i personaggi tiene il lettore incollato alle pagine e lo fa anche divertire.
L'amore qui viene sviscerato e trattato in ogni sua forma: dall'amore materno a quello tra i banchi di scuola; viene mostrato in maniera molto buona.

La psicologia dei personaggi. La maturità dei personaggi non si sviluppa solo con gli anni ma anche con le tematiche affrontate nel corso del manga. Ovvio, da bambini delle elementari ad adolescenti in erba non si può certo pretendere che siano diventati degli adulti maturi e responsabili ma in Kodomo no Omocha c'è spazio anche per un po' di serietà e per della sana autocritica. I personaggi crescono, senza diventare per questo dei "perfettini".

Tematiche inappropriate. Oh, ecco la patata bollente! Tra i baci rubati, la voglia di diventare grandi in fretta, la depressione e molti sentimenti contraddittori, Kodomo no Omocha incarna la burrasca degli ormoni adolescenziali. Chi onestamente può dire di essere stato un quindicenne equilibrato e con la testa sulle spalle? ecco, bravi. Kodomo no Omocha è contraddittorio nella sua follia narrativa, è coinvolgente e divertente, ma spesso nel trattare temi psicologici che coinvolgono sentimenti seri e intricati come la depressione, l'amicizia e la famiglia si perde.
Per questo il finale del manga ha lasciato un po' tutti insoddisfatti e alquanto perplessi.

Ecco il punto, il contesto in cui ho letto il manga è molto diverso da quello odierno, rileggendolo mi sono accorta che non riesco più a digerire alcune scelte narrative un po' raffazzonate dell'autrice, per questo do un otto.

Trama: 8
Grafica anni 90 : 9
Personaggi: 10